Archivio articoli - anno 2002
Si supponga che un’azienda subisca una verifica da parte del Fisco, e che durante questa verifica l’Ufficio riscontri e valuti che il prezzo a cui vengono vendute le merci sia troppo basso, o che il costo d’acquisto di alcuni beni o servizi sia esageratamente alto.
In questo scritto si analizzano i risvolti pratici che nascono quando un’impresa decide di instaurare un contenzioso, sia esso civile (ad esempio, una causa per un mancato pagamento) o tributario (il ricorso avverso, ad esempio, un accertamento di imposta)
Sono intervenuti numerosi pronunciamenti ministeriali, che rendono pertanto opportuno un riepilogo in materia
Le indennità risarcitorie conseguite in dipendenza della perdita o del danneggiamento dei beni dell’impresa costituiscono componenti positivi di reddito, e sono diversamente configurabili
Come regolarizzare lo splafonamento IVA
La regolare tenuta delle scritture contabili non garantisce "ex se" il contribuente dall’accertamento del reddito.
Come è noto, l’art. 8 della L. n. 383/2001 (c.d. Tremonti-bis) ha eliminato la bollatura e la vidimazione del libro giornale e del libro inventari. La ratio delle semplificazione deve essere vista nella considerazione che le scadenze fiscali periodiche impongono formalità ed adempimenti tali da garantire comunque l’impossibilità di manipolazione dei dati memorizzati sul supporto informatico, lasciando quindi impregiudicata la potestà di controllo dell’Amministrazione Finanziaria.
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La recente emanazione della Norma di Comportamento n. 146 dell’Associazione dei Dottori Commercialisti di Milano ha richiamato l’attenzione della dottrina su di un argomento apparentemente semplice, ma in realtà abbastanza dibattuto, quale quello dell’ammortamento dei beni strumentali del professionista.