il Fisco, per contestare l’inesistenza delle operazioni contabilizzate, può accontentarsi di presunzioni semplici; il contribuente deve, invece, provare che le operazioni contestate sono state davvero effettuate
Operazioni inesistenti
Fatture per operazioni inesistenti, con questo termine vengono chiamate in modo tecnico le fatture cosiddette false.
I casi di operazioni inesistenti sono tipici casi di contestazione di reati tributari e spesso sfociano in complessi contenziosi col Fisco.
In questa pagina raccogliamo tutti gli approfondimenti dedicati ai casi di operazioni inesistenti, ponendo particolare attenzione alla principale giurisprudenza sul tema.
Operazioni inesistenti: le presunzioni pro Fisco
anche in sede di contestazione dell’inesistenza di operazioni fatturate il Fisco può avvalersi di presunzioni in base ad elementi indiziari che fanno percepire l’inesistenza delle operazioni contestate
La responsabilità del professionista: giurisprudenza
Rassegna giurisprudenziale sulla responsabilità tributaria e fallimentare diretta del professionista.
Elementi di prova per le cessioni intracomunitarie: i rifornimenti di carburante all'estero
in caso di contestazione dell’effettiva esistenza delle operazioni intracomunitarie, anche gli attestati di rifornimento di carburante presso una stazione stradale estera possono costituire prova del trasferimento effettivo della merce da uno Stato m
I contratti fittizi fra parenti
Fra le operazioni inesistenti ricadono anche quelle che si nascondono sotto la forma di contratti per prestazioni fra parenti, firmati solo per diminuire gli esborsi fiscali.
I prezzi troppo bassi sono indice di frode carosello
L’applicazione di prezzi troppo bassi, tali da essere considerati fuori mercato, è uno degli indizi più tipici da cui capire che la fattura formalmente corretta nasconde un’operazione inesistente.
Fatture false: a chi spetta l'onere della prova?
nei casi relativi alla contestazione di fatture inesistenti il Fisco ha prodotto una distinzione nell’onere della prova fra quanto deve provare il fisco per sostenere l’inesistenza dell’operazione e quanto deve provare il contribuente per provare la
Onere della prova nel caso di fatture per operazioni inesistenti: Fisco o contribuente?
in caso di contestazione di indetraibilità di una fattura considerata inesistente, il Fisco deve provare, almeno in via indiziaria, che l’operazione contestata ricade nei canoni dell’inesistenza, mentre il contribuente deve provare di non essere a co
Configurabilità del concorso tra l’emittente e l’utilizzatore di fatture per operazioni inesistenti
una recentissima sentenza di Cassazione analizza il problema dell’eventuale concorso nella commissione del reato tra l’emittente e l’utilizzatore di fatture per operazioni inesistenti ai fini di evasione fiscale (Fabrizio Stella e Nicola Monfreda)
L’assoluzione nel processo penale vale in quello tributario. Una sentenza della CTR Roma
Una Sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma
La deduzione delle fatture soggettivamente inesistenti
in sede di deducibilità fiscale dei costi da reato si devono distinguere le fatture “soggettivamente inesistenti” da quelle “oggettivamente inesistenti”
La prova delle cessioni intracomunitarie
Le cessioni verso altri Paesi comunitari a volte nascondono comportamenti fraudolenti volti ad evadere il pagamento dell’IVA; ecco quali prove si possono offrire per dimostrare che la cessione intracomunitaria di beni è realmente avvenuta (Antonio Ka
Evasione fiscale: senza pagamento niente circostanza attenuante
In caso di contestazione di reati tributari, se il contribuente paga il debito tributario contestato (anche mediante gli istituti deflattivi del contenzioso), gode di un’attenuante nel processo penale.
L’eventuale deducibilità dei costi da reato
Un riassunto delle regole che definiscono i casi di deducibilità/indeducibilità fiscale dei costi sostenuti direttamente per organizzare operazioni inesistenti. Antonio Terlizzi
Costi da reato: l'IVA è indetraibile
La modifica della disciplina dei costi da reato non incide minimamente sull’indetraibilità dell’Iva, in caso di effettuazione di operazioni soggettivamente inesistenti.
Fatture false: a chi spetta la prova?
Per contestare l’inesistenza di un’operazione spetta al Fisco provare, seppur solo in modo sommario, che l’operazione commerciale documentata dalla fattura in realtà non è stata mai posta in essere.
Operazioni inesistenti: l'onere della prova grava sul contribuente
quando il Fisco spiega l’inesistenza dell’operazione, spetta al contribuente provare che le fatture contestate afferiscono ad operazioni realmente effettuate
Un caso di commercio d’auto e frode carosello | Sentenza CTR Roma
La CTR di Roma si è occupata di un caso di frode carosello attuata tramite la compravendita di auto da altri paesi comunitari.
Operazioni inesistenti ed onere della prova
Se il Fisco motiva l’accertamento per operazioni inesistenti, allora spetta al contribuente provare l’esistenza delle operazioni contestate.
Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante fatture false
Alcune considerazioni sul reato di dichiarazione fraudolenta commesso mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
I costi delle operazioni soggettivamente inesistenti
quale è il trattamento fiscale dei costi soggettivamente inesistenti all’interno di una frode carosello nel quadro della nuova normativa dei “costi da reato”?
La deducibilità della fatture soggettivamente inesistenti
dopo le novità legislative sui cd. “costi da reato”, analizziamo le possibilità di deduzione (con particolare attenzione all’IVA) delle fatture definite “soggettivamente inesistenti”
Una sentenza su un caso di frode carosello internazionale
Una Sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Roma relativa ad un caso di frode carosello internazionale.
Fatture mediche false e reato di dichiarazione fraudolenta
Il contribuente privato che utilizza fatture mediche false per ridurre il carico fiscale derivante dall’IRPEF, commette il reato di dichiarazione fraudolenta.