analisi delle casistiche in cui, a seguito di controllo automatizzato, è possibile per il Fisco emanare direttamente la cartella di pagamento nei confronti del contribuente debitore
Controlli formali e avvisi bonari
L'impugnabilità dell'avviso bonario
L’avviso bonario è forse il più comune atto di contestazione che il Fisco invia ai contribuenti: analisi dei problemi relativi all’impugnabilità diretta di tale atto.
Controllo formale senza avviso bonario
oramai la prassi è accettata, anche in contrasto con lo statuto del contribuente: è legittima cartella non preceduta dalla comunicazione dell’esito della liquidazione della dichiarazione a debito
La motivazione della cartella
la cartella che segue l’avviso di liquidazione a debito delle imposte deve, per essere valida, contenere una seppur minima motivazione degli importi richiesti al contribuente (C.T.P. di Lecce, segnalata da Maurizio Villani)
La liquidazione della dichiarazione non richiede l'avviso bonario
nonostante la previsione dello Statuto del Contribuente, in caso di liquidazione a debito di una dichiarazione per mero omesso versamento, il Fisco può inviare direttamente la cartella esattoriale perchè in tal caso non è necessario contraddittorio
Niente sanzioni se lo Stato paga in ritardo
se il contribuente non riesce a pagare le imposte a causa dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione, allora non sono dovute le sanzioni sull’avviso bonario (C.T.P. di Roma)
Niente avviso bonario per errore materiale, può arrivare direttamente la cartella esattoriale
se il controllo automatizzato rileva meri errori di versamento nella dichiarazione, allora il Fisco può procedere direttamente all’emissione della cartella senza passare dall’avviso bonario
Il pagamento rateale dell’avviso bonario
a seguito di un controllo formale della dichiarazione è possibile procedere al pagamento dell’avviso bonario in modo rateale senza perdere il beneficio di riduzione delle sanzioni (a cura di Caterina Dell’Erba)
Riflessioni pratiche in tema di accertamento e contenzioso
pubblichiamo alcune riflessioni in tema di controlli ex articoli 36 bis e ter del Dpr 600/73, dell’istanza di disapplicazione della norma per le società di comodo, e i vari tipi di accertamento esperibili dal fisco.
L'emissione della cartella di pagamento non preceduta dalla preventiva comunicazione dell'esito del controllo della dichiarazione al contribuente
in caso di liquidazione della dichiarazione, può arrivare direttamente la cartella esattoriale se non sussistono dubbi sulla debenza delle somme richieste dal Fisco; il mancato ricevimento dell’avviso bonario può comportare, eventualmente, il riconos
IRAP non dovuta: il Fisco non può liquidare la dichiarazione
se – in caso di liquidazione di Unico – il Fisco richiede l’IRAP dichiarata e non versata, tale versamento non è dovuto se il contribuente ricade nei casi di esenzione da IRAP (C.T.P. di Roma)
Il pagamento rateale dell'avviso bonario
dal controllo automatico annuale delle dichiarazioni nascono, in caso di versamenti minori a quelli calcolati, i cosiddetti avvisi bonari, che permettono al contribuente di saldare il debito con un’agevolazione sulle sanzioni; tali avvisi bonari sono
Se vi sono dubbi sulle somme dovute serve l'avviso bonario
in caso di liquidazione a debito della dichiarazione, il Fisco deve inviare l’avviso bonario se vi sono dubbi sulle somme richieste al contribuente (C.T.R. di Roma)
Le ritenute d'acconto e la responsabilità del sostituito
cosa accade quando il sostituto d’imposta non versa la ritenuta trattenuta? Quali sono le responabilità tributarie del sostituito?
La cartella di pagamento può arrivare senza avviso bonario
nel caso in cui il contribuente ometta semplicemente di pagare un debito da dichiarazione fiscale, allora può arrivare direttamente la cartella senza passare tramite l’avviso bonario (C.T.R. di Roma)
Non si può liquidare a debito l'IRAP non dovuta
per le vecchie dichiarazioni dei redditi, in cui non era possibile omettere la presentazione del modello IRAP, l’Agenzia delle Entrate non può liquidare a debito l’IRAP che il contribuente non deve versare in quanto escluso dai parametri dell’autonom
Nessun avviso preliminare in assenza di incertezze rilevanti
la legge non impone l’obbligo del contraddittorio preventivo in tutti i casi in cui si debba procedere a iscrizione a ruolo, ma soltanto qualora sussistano incertezze su aspetti rilevanti della dichiarazione
Credito IVA non dichiarato e compensazione di avviso bonario
la recente prassi dell’Agenzia prevede che il contribuente cui sia contestato un credito IVA non dichiarato possa sempre documentarne l’esistenza e portarlo a compensazione dell’avviso bonario ricevuto
Niente cartella esattoriale per la liquidazione se l'IRAP non è dovuta | Sentenza CTR Roma
Nel caso in cui il contribuente abbia compilato il quadro IRAP per poter inviare telematicamente la dichiarazione, non è tenuto a pagare la cartella che liquida l’imposta se la sua attività non è soggetta ad IRAP (C.T.R. di Roma)
La notifica dell'avviso bonario
se il contribuente contesta di non aver ricevuto l’avviso bonario da cui nasce la liquidazione a debito della dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate deve provare di averlo correttamente notificato (C.T.P. di Caltanisetta, sengalata dall’avv. Maurizio
Condono tombale e liquidazione della dichiarazione
pubblichiamo una sentenza di Cassazione che ammette la possibilità per il Fisco di liquidare la dichiarazione a debito pur in presenza di condono tombale per tale annualità (segnalata da Antonino Pernice)
Non sono dovute imposte sui redditi che diventano inesistenti dopo la dichiarazione
pubblichiamo una sentenza della C.T.P. di Lecce che stabilisce un interessante principio: in caso di liquidazione di una dichiarazione a debito per omesso versamento, nulla è dovuto dal contribuente se i redditi per i quali la dichiarazione è stata p
RITENUTE D'ACCONTO: scomputo delle ritenute d'acconto non risultanti dalle dalle certificazioni ovvero delle ritenute risultanti in misura inferiore a quella indicata nelle dichiarazioni dei contribuenti
in questo periodo di crisi economica è sempre più frequente il caso in cui le ritenute d’acconto non vengano versate dal sostituto d’imposta: come comportarsi?
Per contestare un credito d'imposta non basta una cartella
per il recupero di crediti d’imposta (nel caso in questione, crediti relativi ad assunzione di lavoratori in aree svantaggiate) è inutilizzabile la cartella di pagamento derivante dalla liquidazione della dichiarazione (C.T.R. di Roma – massima di Te