Un recente convegno tenuto presso ODCEC Messina ha permesso un confronto sulle principali novità fiscali del 2024: il nuovo statuto del contribuente e il “famigerato” concordato preventivo biennale. Facciamo il punto sui dubbi emersi in sede di confr
Concordato preventivo biennale
Il concordato preventivo biennale (da non confondere col concordato preventivo della crisi d’impresa!) è un’innovativa procedura di adempimento fiscale prevista dalla Riforma del 2024, che permette alle imprese e ai lavoratori autonomi di stabilire anticipatamente il reddito imponibile per i successivi due anni.
Questo strumento mira a incentivare la compliance fiscale e a migliorare il rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria.
La procedura prevede che l’Agenzia delle Entrate formuli una proposta basata sui dati dichiarati dal contribuente e sugli indici di affidabilità fiscale (ISA).
Il contribuente può accettare questa proposta, che diventa vincolante per il periodo concordato. Uno dei vantaggi principali è la certezza del carico fiscale per i due anni di validità del concordato, che può semplificare la gestione finanziaria e fiscale dell’impresa.
Il modello CPB (Concordato Preventivo Biennale) deve essere presentato insieme al modello ISA nella dichiarazione dei redditi. Questo modello include diverse sezioni per dichiarare i requisiti di accesso, i dati contabili rilevanti e gli importi proposti dall’Agenzia delle Entrate.
È importante notare che la scelta del concordato preventivo biennale comporta la rinuncia alla possibilità di contestare successivamente l’importo concordato, anche se il reddito effettivamente conseguito risultasse inferiore a quello previsto. Inoltre, i contribuenti devono continuare a rispettare gli obblighi di trasparenza contabile e dichiarativa.
Concordato preventivo biennale: una misura che desta più di qualche perplessità
La Legge Delega di riforma fiscale ha previsto, delegando al Governo la formulazione dei decreti attuativi, l’introduzione del c.d. “concordato preventivo biennale”, mediante il quale il fisco proporrà al contribuente in anticipo il reddito imponibil
Come funziona il Concordato Preventivo 2023 e la precedente versione 2003
Anche in passato si era ipotizzato lo strumento del concordato preventivo fra Fisco e contribuente rispolverato dall’attuale progetto di Riforma fiscale. In questo contributo ci soffermeremo sulle differenze fra il fallito tentativo del 2003 e l’attu
Il concordato preventivo biennale ed i contribuenti forfettari
Come noto, anche i contribuenti forfettari potranno aderire al concordato preventivo biennale, anche se la Delega non prevede alcuna indicazione circa i criteri per il computo del “Reddito concordato” per i forfettari!
E’ facile immaginare che anche
Concordato preventivo biennale: le FAQ di Commercialista Telematico
Il concordato preventivo biennale è attualmente uno degli strumenti più discussi della riforma fiscale. Proponiamo le nostre FAQ per sciogliere i dubbi dei lettori: dai forfettari e dagli adempimenti IVA, ai punteggi ISA, ai (pochi) vantaggi e al pro
Il concordato preventivo biennale: i vantaggi dell’adesione saranno effettivi?
Il concordato preventivo biennale si sta rivelando uno dei punti più discussi della Riforma Fiscale. Proviamo a capire se il contribuente avrà davvero un vantaggio a prestare adesione alla proposta del Fisco.
Le anticipazioni sul concordato preventivo biennale
Oggi il Consiglio dei ministri licenzierà il decreto relativo al concordato preventivo biennale, cardine della riforma tributaria in essere. Vediamo il funzionamento della procedura: dalla proposta del Fisco all’accettazione del contribuente e alle s
Regime forfetario e obblighi informativi: come regolarizzare il quadro RS
Per i contribuenti forfetari il termine per compilare il Quadro RS del modello Redditi 2022 (anno 2021) scadrà il 30 novembre 2024, mentre si è ancora nei termini per la corretta compilazione del modello redditi 2023 (anno d’imposta 2022).
I dati del
Quadro RS dei forfetari: trasmissione dati entro 30 novembre 2024
Il decreto proroghe fiscali rimette in termini i contribuenti forfetari per la compilazione del Quadro RS del modello Redditi 2022 (anno d’imposta 2021): si potranno inviare i dati senza sanzioni entro il 30 novembre 2024.
La proroga vale anche per
Procedimenti accertativi, di adesione e concordato preventivo biennale: novità della Riforma fiscale
La delega fiscale al Governo indica principi e criteri direttivi specifici per la revisione dell’attività di accertamento.
Le norme di delega prevedono misure di semplificazione del procedimento accertativo e un’applicazione generalizzata del proced