Solo nella serata del 5 Agosto, creando disagio ai contribuenti è stata prorogata la quinta rata della rottamazione quater ins cadenza al 31 luglio al prossimo 15 settembre, con tempi di recupero fino al 20 settembre.
Tale proroga intende agevolare i contribuenti ad aderire al concordato preventivo biennale, vediamo perché…
E’ stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale, n. 182 del 5 agosto 2024 il Decreto legislativo n. 108 recante “Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale”. Finalmente appare in Gazzetta la proroga della rata della rottamazione quater scaduta il 31 Luglio.
Proroga della rata della Rottamazione quater ufficiale al 15 Settembre
E’ oramai ufficiale il differimento del termine di versamento della quinta rata relativa alla Rottamazione – quater. La nuova scadenza è il 15 settembre prossimo in luogo di quella del 31 luglio 2024. Anche in questo caso, però, troverà applicazione il termine di “tolleranza” di 5 giorni. Pertanto, saranno considerati tempestivi i versamenti effettuati entro il 20 settembre prossimo.
Rimane invece invariato il termine previsto per il versamento della sesta rata coincidente con il 30 novembre 2024.
Il differimento è avvenuto praticamente a “tempo scaduto”. Pertanto, la formula utilizzata dal legislatore è nel senso di considerare efficaci i versamenti effettuati tardivamente. In particolare, l’articolo 6 così dispone:
“Il mancato, insufficiente o tardivo versamento della rata di cui all’articolo 1, comma 232, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, in scadenza il 31 luglio 2024, non determina l’inefficacia della definizione prevista dall’articolo 1, comma 231, della citata legge n. 197 del 2022 se il debitore effettua l’integrale pagamento di tale rata entro il 15 settembre 2024. Si applicano le disposizioni dell’articolo 1, comma 244, della predetta legge n. 197 del 2022”.
La proroga o l’efficacia del versamento tardivo, giunge opportuna per una serie di ragioni. In primis, la scadenza prevista per il versamento della quinta rata si poneva a soli due mesi di distanza dalla scadenza della quarta rata il cui versamento avrebbe dovuto essere effettuato entro il 31 maggio scorso.
In secondo luogo in corrispondenza del 31 luglio doveva essere versato il saldo delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi per i contribuenti esercenti attività di impresa o arti e professioni con un ISA approvato i cui ricavi o compensi non hanno superato il limite di 5.164.569 euro. La medesima scadenza ha interessato i contribuenti che hanno deciso di versare il saldo Iva 2023 entro il termine previsto per effettuare il versamento del saldo delle imposte sui redditi.
Rottamazione Quater e concordato preventivo biennale
Inoltre, deve essere anche considerato che la decadenza dalla Rottamazione – quater a causa del mancato versamento della quinta rata avrebbe impedito l’accesso al concordato preventivo biennale. Infatti, non è possibile fruire del nuovo strumento di compliance qualora l’ammontare dei debiti iscritti a ruolo relativi a tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate abbia raggiunto o superato il limite di 5.000 euro.
A ben vedere la sussistenza della causa che inibisce l’accesso al concordato, cioè il raggiungimento della predetta soglia, deve esse verificata con riferimento all’anno precedente rispetto al biennio oggetto di concordato, quindi nell’anno 2023. Tuttavia, se tale causa dovesse sopravvenire nel primo o nel secondo anno del biennio, quindi anche nel 2024 o nel 2025 si verificherà la decadenza dall’istituto.
NdR. Concordato Preventivo Biennale: condizioni di accesso e cause ostative
Nessuna riapertura per chi non ha pagato le rate precedenti
Il “decreto correttivo” non prevede, però, contrariamente alle indiscrezioni che avevano caratterizzato la decisione del Governo, alcuna ipotesi di “ripescaggio” per i contribuenti già decaduti dalla Rottamazione – quater. Per il momento per tali soggetti torneranno a “vivere” le somme iscritte a ruolo, al netto delle rate della rottamazione – quater già versate, con l’aggiunta delle relative sanzioni.
Con apposito comunicato stampa n. 96 del 5 agosto, il MEF ha anche smentito le voci secondo cui il Governo starebbe lavorando ad una riapertura dei termini della Rottamazione – quater e alla previsione di una nuova Rottamazione delle cartelle estendendo l’ambito applicativo della stessa per gli affidamenti fino al 31 dicembre 2023.
Nicola Forte
Mercoledì 7 Agosto 2024