In quali casi i debiti fiscali e contributivi impediscono l’adesione al concordato preventivo biennale? Può essere un problema la mancata adesione per tale situazione debitoria? La dizione normativa lascia aperti notevoli dubbi interpretativi
In caso di omessa dichiarazione 2021 – 2023, conviene presentare integrativa?
Mancata adesione al concordato preventivo e rischio di verifiche fiscali
In materia di concordato preventivo biennale è stato più ribadito, anche dalla stampa specializzata, che sussiste il possibile inserimento del contribuente in elenchi selettivi destinati alle verifiche da parte dell’amministrazione finanziaria l’eventuale mancata adesione..
In concreto, il rischio di controllo, che obiettivamente poteva essere considerato una conseguenza tollerabile in caso di decadenza dall’istituto, l’inclusione nelle liste di controllo per la non adesione o per l’eventuale suo rifiuto della proposta dell’autorità fiscale rende meno plausibile l’opzione della non conformità, praticamente obbligando alla sottoscrizione del concordato una volta avviato il procedimento.
Partendo dal concetto che un contribuente potrebbe essere curioso di conoscere l’entità della proposta che può essere formulata, ma teme la mancata successiva adesione, analizziamo alcune norme.
Quando si può aderire al concordato preventivo biennale?
Valutando il contenuto del D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13:
- l’art. 10 pone in rilievo che i contribuenti esercenti:
- attività d’impresa;
- arti o professioni;
tenuti ad applicano gli Isa-indici sintetici di affidabilità di cui all’art. 9-bis del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla L. 21 giu