Quali rischi si assumono i contribuenti che non accetteranno la proposta di concordato preventivo biennale? Il Fisco promette che tali soggetti saranno quelli a maggior rischio di verifica fiscale.
Le ultime dichiarazioni del vice Ministro Maurizio Leo sembrano mettere a rischio di verifica fiscale chi non aderirà al concordato preventivo biennale.
Facciamo il punto sugli intendimenti del Fisco e sulle norme che governano il CPB…
Concordato preventivo biennale: le attività di controllo del Fisco per chi non aderisce
L’Agenzia delle Entrate evidenzia che il meccanismo di funzionamento del CPB, ha alla sua base i dati dichiarati dal contribuente.
In tale assetto è evidente come il corretto adempimento degli obblighi dichiarativi assuma una rilevanza centrale affinché l’istituto possa correttamente trovare applicazione.
Un ruolo fondamentale è, pertanto, assunto dal riscontro della veridicità e correttezza delle informazioni fornite all’Amministrazione finanziaria da parte dei contribuenti interessati all’applicazione del CPB per la formulazione delle relative proposte.
È lo stesso decreto CPB di cui al D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, modificato dal D.Lgs. del 5 agosto 2024, 108, a sancire la centralità della correttezza dei comportamenti dichiarativi prevedendo come elementi imprescindibili per avviare il rapporto e per farlo proseguire in modo corretto:
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la veritiera dichiarazione della sussistenza dei requisiti previsti all’articolo 10, del decreto CPB, e dell’insussistenza delle cause di esclusione indicate negli articoli 11 e 24, del decreto CPB, rispettivamente per i soggetti ISA e forfetari;
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il regolare adempimento degli obblighi indicati agli articoli 13 e 26 del decreto CPB rispettivamente per i soggetti ISA e forfetari.
È, altresì, essenziale che, in corso di CPB, non si verifichino le fattispecie indicate all’articolo 22, del decreto CPB, che comporterebbero la decadenza dal concordato.
Riguardo a queste ultime ipotesi è opportuno ribadire che l’esistenza di attività non dichiarate o l’inesistenza o l’indeducibilità di passività dichiarate che, in esito ad attività di accertamento riferite ai periodi di imposta oggetto del concordato o in quello precedente, comportano la decadenza dal CPB, devono risultare, come indicato alla lettera a), del comma 1, dell’articolo 22