Quali sono le modalità di calcolo del reddito da concordato preventivo annuale proposto dal Fisco ai contribuenti forfettari? Si parte dal codice ATECO…
In attesa che le modifiche proposte vengano accolte nel prossimo decreto correttivo, con la probabile introduzione della tassazione sostitutiva (in vece di quella ordinaria) sugli incrementi reddituali proposti per l’adesione al concordato preventivo biennale, è possibile formulare alcune osservazioni relative al calcolo del reddito concordato per i contribuenti forfettari.
Con la pubblicazione del DM 15/07/2024 è stata infatti definita la metodologia di calcolo per il reddito proposto ai contribuenti in regime forfettario (segnalato nel Diario di ieri).
Concordato preventivo annuale: la metodologia di calcolo per i forfettari
La metodologia riservata ai contribuenti forfetari ricalca quella applicabile ai soggetti ISA, combinando i dati indicati dal contribuente (sezione III del quadro LM del modello RedditiPF24) con i parametri settoriali determinati sulla base dei dati dichiarati “dall’insieme dei contribuenti ISA ritenuti più similari alla corrispondente platea in regime forfetario”.
Ma andiamo nel dettaglio.
Si parte dai codici ATECO…
Il dato di partenza è rappresentato dai codici ATECO, in base ai quali viene associato un settore ISA di riferimento; in tal modo, viene determinato:
- un livello di redditività minimo settoriale, calcolato considerando l’analisi delle spese per lavoro dipendente dichiarate dalle “imprese ISA” aventi lo stesso codice attività;
- un coefficiente di rivalutazione.
… per arrivare agli ISA
Le risultanze ISA vengono quindi applicate ai contribuenti forfetari solo al fine di stabilire il livello di redditività minimo.
Il reddito concordato
Il reddito concordato non potrà mai essere inferiore al livello reddituale minimo settoriale, che poi viene confrontato con il reddito 2023 determinato forfetariamente, aumentato del coefficiente di rivalutazione settoriale, che è specifico per attività economica; è inoltre previsto un correttivo che riduce tale coefficiente al crescere del reddito dichiarato.
Il reddito così determinato viene infine ulteriormente aumentato, per effetto del coefficiente di rivalutazione legato alle stime di crescita del PIL.
I forfettari che per il 2023 hanno dichiarato redditi inferiori al minimo settoriale si troveranno di fronte a proposte di reddito rilevanti.
Come si vede, a differenza dei soggetti Isa, nel caso dei forfettari non vi è alcuna normalizzazione né in base agli indicatori di anomalia (non essendovi applicazione degli Isa), né del coefficiente di benchmark.
Per valutare correttamente la convenienza occorre tuttavia attendere la pubblicazione del decreto correttivo, che dovrebbe agire anche sulle note metodologiche per il calcolo del reddito proposto, e ciò non solo per i forfettari ma anche per i soggetti ISA.
NdR. Concordato preventivo Biennale: ecco alcuni esempi pratici illustrati
Danilo Sciuto
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