In caso di investimenti in Paesi considerati paradisi fiscali, vi sono particolari indicazioni per il quadro RW?
Ecco come orientarsi in merito ai paesi considerati in black list in fase di compilazione del Quadro RW del Modello Redditi 2019 (anno d’imposta 2018).
La domanda
“Buongiorno,
in caso di investimento in Paesi considerati paradisi fiscali, vi sono particolari indicazioni per il quadro RW?”
Black List e Quadro RW – Risposta al volo di Ennio Vial
Dalle comunicazioni che invitano alla compliance in tema di monitoraggio fiscale, che l’Agenzia sta inviando in questi mesi, emerge che, per giudicare la natura paradisiaca del paese estero, si debba considerare non solo la lista dei territori contenuta nel D.M. 04/05/1999 ma altresì quella inclusa nel D.M. 21/11/2001.
Il dubbio era insorto negli operatori a seguito del superamento del D.M. 21/11/2001 da parte della disciplina sulle controlled foreign companies.
A partire dal 2016, infatti, il riferimento ai paesi inclusi nella lista è stato assolutamente soppiantato dal criterio inserito nel comma 4 dell’art. 167 (peraltro modificato dal 2019) che fa riferimento al livello impositivo del Paese estero.
La collocazione di un investimento in un Paese incluso in uno dei due decreti porta ad una serie di conseguenze spiacevoli per il contribuente tra cui il raddoppio della misura di sanzione che verrà irrogata dall’Ufficio o che il contribuente dovrà valutare ai fini del ravvedimento operoso.
Dello stesso autore abbiamo pubblicato anche:
“Ravvedimento favorevole per RW e patrimoniali estere”
“Letterine di compliance per il quadro RW sotto l’albero”
“La compliance del quadro RW: le comunicazioni dell’Agenzia”
“Il ravvedimento operoso del Quadro RW: un caso pratico con esempi”
parleremo anche di Controlled Foreign Companies, di branch exemption, di stabili organizzazioni…
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HAI DUBBI SULLA COMPILAZIONE DEL QUADRO RW?
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A cura di Ennio Vial
Martedì 24 Settembre 2019
