in questo periodo l’Agenzia delle Entrate sta inviando comunicazioni finalizzate alla promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei contribuenti che non hanno dichiarato, in tutto o in parte, le attività finanziarie detenute all’estero nel periodo d’imposta 2016, quadro RW 2017, come previsto dalla disciplina sul monitoraggio fiscale, nonché gli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere.
Indice rapido dell’articolo:
- Attività di analisi per promuovere l’assolvimento degli obblighi di monitoraggio fiscale
- Attività di selezione per l’individuazione dei contribuenti a cui inviare la comunicazione
- Oggetto della comunicazione e modalità di regolarizzazione
- La lettera dell’Agenzia
- Il ravvedimento operoso e la dichiarazione integrativa
- Le sanzioni
Attività di analisi per promuovere l’assolvimento degli obblighi tributari sulle attività detenute all’estero nel 2016
Il punto 1 del provvedimento del 12 luglio 2019 prevede che, al fine di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi di monitoraggio fiscale in relazione alle attività detenute all’estero (quadro RW) e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili derivanti dagli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere, l’Agenzia delle entrate individua, a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), i contribuenti con possibili anomalie dichiarative per l’anno d’imposta 2016.
Va ricordato che il Common Reporting Standard (CRS) è uno standard informativo per lo scambio automatico di informazioni relativo ai conti bancari a livello globale, tra le autorità fiscali, che l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha sviluppato nel 2014.
Il suo scopo evidente è quello di combattere l’evasione fiscale. L’idea si basava sugli accordi di attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA) degli Stati Uniti.
In particolare, sono scambiati i dati identificativi dei titolari di conto e, nel caso il titolare sia un ente o una società, anche i dati identificativi della persona o delle persone che ne esercitano il controllo, quando ne ricorrono i presupposti.
Le informazioni scambiate riguardano, sotto il profilo oggettivo, l’identificativo del conto, il nome e l’identificativo dell’istituzione finanziaria tenuta alla comunicazione, il saldo o valore del conto, l’importo di interessi, dividendi e altri redditi generati in relazione alle attività detenute nel conto, in ogni caso pagati o accreditati sul conto, e gli introiti totali lordi derivanti dalla vendita o dal riscatto delle attività finanziarie, pagati o accreditati sul conto.
La prima segnalazione è avvenuta nel 2017, relativa al 2016.
Molte altre segnalazioni sono partite nel 2018 con riferimento al periodo 2017.
Si veda la seguente tabella di sintesi recuperata dal sito dell’OCSE:
Paesi aderenti al sistema CRS
- Giurisdizioni impegnate nel primo scambio dal 2017 (49 giurisdizioni) (*):
Anguilla, Argentina, Belgium, Bermuda, British Virgin Islands, Bulgaria, Cayman Islands, Colombia, Croatia, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Faroe Islands, Finland, France, Germany, Gibraltar, Greece, Guernsey, Hungary, Iceland, India, Ireland, Isle of Man, Italy, Jersey, Korea, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Luxembourg, Malta, Mexico, Montserrat, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, San Marino, Seychelles, Slovak Republic, Slovenia, South Africa, Spain, Sweden, Turks and Caicos Islands, United Kingdom
- Giurisdizioni impegnate nel primo scambio dal 2018 (51)
Andorra, Antigua and Barbuda, Aruba, Australia, Austria, Azerbaijan, The Bahamas, Bahrain, Barbados, Belize, Brazil, Brunei Darussalam, Canada, Chile, China, Cook Islands, Costa Rica, Curacao, Dominica, Greenland, Grenada, Hong Kong (China), Indonesia, Israel, Japan, Lebanon, Macau (China), Malaysia, Marshall Islands, Mauritius, Monaco, Nauru, New Zealand, Niue, Pakistan, Panama, Qatar, Russia, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the Grenadines, Samoa, Saudi Arabia, Singapore, Sint Maarten, Switzerland, Trinidad and Tobago, Turkey, United Arab Emirates, Uruguay, Vanuatu
- Giurisdizioni impegnate nel primo scambio dal 2019 (3)
Ghana, Kuwait, Nigeria
- Giurisdizioni impegnate nel primo scambio dal 2020 (6)
Albania, Kazakhstan, Ecuador, Maldives, Oman, Peru
- Paesi che non hanno ancora fissato la da