Le cripto-attività offrono molteplici utilizzi ma richiedono grande attenzione fiscale. Per plusvalenze superiori a 2.000 euro vige la tassazione al 26%, con obbligo di dichiarazione nel nuovo quadro W del modello 730 o Modello Redditi. In attesa anche di un aumento della tassazione annunciata per il 2025, scopriamo in quali casi l’imposta sostitutiva non si applica e come gestire correttamente la compilazione del quadro RW per monitoraggio e tassazione.
La “Legge Crypto” afferma che le cripto-attività sono rappresentazioni digitali di valore o diritti, che possono essere trasferite e memorizzate elettronicamente, utilizzando la tecnologia blockchain.
Si applica un’imposta sostitutiva con aliquota al 26% (che potrebbe salire al 44% con la legge di Bilancio per il 2025) sulle plusvalenze realizzate tramite rimborso, cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, purché le somme guadagnate ammontino a un totale superiore a 2.000 euro.
Nel quadro W del modello 730 va dichiarato il possesso e qualsiasi transazione finanziaria realizzata con cripto-attività. Idem nel quadro Rw del Modello Redditi.
Le cripto – attività: definizione
Le cripto-attività sono rappresentazioni digitali di valore o diritti che possono essere trasferite e memorizzate elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga.
Il termine “cripto-attività” è un termine ampio e include qualsiasi bene digitale che utilizza la tecnologia blockchain; nell’ambito delle cripto-attività è possibile individuare diverse attività che, pur utilizzando la stessa tecnologia di registro distribuito, non hanno univoca natura e qualificazione giuridica.
La definizione di cripto-attività comprende sia i token fungibili sia quelli non fungibili (NFT).
I token fungibili sono asset divisibili, non unici, che possono essere scambiati con asset dello stesso tipo. Sono token fungibili
- i currency token: monete digitali utilizzate come mezzi di scambio di beni o servizi ed eventualmente anche come riserva di valore e unità di misura;
- i security token: sono rappresentativi di diritti economici o diritti amministrativi;
- gli utility token: rappresentano diritti diversi, legati