Nel 2025 i bonus edili cambiano volto: detrazioni rimodulate, requisiti più selettivi e chiarimenti su chi può davvero beneficiarne. Dalla prima casa alle pertinenze, fino ai casi esclusi, tutto ruota attorno a percentuali diverse e nuove condizioni. Scopriamo cosa cambia e come non perdere le agevolazioni.
Bonus edili 2025: guida operativa alle novità fiscali e ai chiarimenti dell’Agenzia
L’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni operative in merito alle novità fiscali introdotte dalla Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), in materia di detrazioni edilizie. In particolare, la Circolare ha risolto alcuni dubbi circa:
- la proroga dell’ecobonus e del sismabonus sulle spese sostenute negli anni 2025-2027, con aliquote pari al 36% per le spese sostenute nel 2025 e pari al 30% per le spese sostenute nel biennio 2026-2027;
- la maggiorazione dell’aliquota in caso di interventi realizzati sull’abitazione principale e sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento (elevata al 50% per le spese 2025 e al 36% per il biennio 2026-2027).
Legge di bilancio 2025: le novità fino al 2027
La legge di Bilancio 2025 (art. 1 comma 55, lettere a e b L. 207/2024) ha, tra l’altro, prorogato, con qualche modifica, fino al 2027 i benefici fiscali previsti dal Bonus Casa dall’Ecobonus, Sismabonus e bonus mobili. In particolare, sono state previste aliquote maggiorate per i proprietari (o titolari di diritti reali di godimento) nel caso in cui l’immobile sia adibito ad abitazione principale.
Più nel dettaglio con riferimento alla detrazione “ordinaria” prevista per gli interventi di:
- recupero del patrimonio edilizio (artt. 16-bis, TUIR e 16, DL n. 63/2013);
- riqualificazione energetica degli edifici (art. 1, commi da 344 a 347, Legge n. 296/2002 e art. 14, DL n. 63/2013);
- riduzione e miglioramento del rischio sismico (artt. 16, DL n. 63/2013 e 1, comma 37, lett. b), Legge n. 234/2021);
per le spese sostenute nel 2025 la detrazione spetta nelle seguenti nuove misure:
- 50% per il proprietario o titolare di un diritto reale di godimento sull’abitazione principale;
- 36% negli altri casi.
Le predette percentuali sono ulteriormente ridotte, rispettivamente, al 36% e al 30%, nei 2 anni successivi (2026 e 2027).
Abitazione principale
L’aliquota di detrazione “maggiorata” (50% per spese 2025; 36% per spese 2026 e 2027), opera a condizione che:
- il contribuente sia titolare di:
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- diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà e la proprietà superficiaria);
- oppure, diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione);
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- e che l’unità immobiliare (oggetto dei lavori) sia adibita ad abitazione principale.
Diritto di proprietà | Nel “diritto di proprietà” richiamato dalla norma sono ricomprese anche
Nel “diritto reale di godimento” sono ricompresi
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Per le spese sostenute dall’1.1.2025 è necessario che il contribuente risulti titolare di uno dei predetti diritti alla data di inizio lavori ovvero alla data (antecedente) di sostenimento della spesa. |
Nella Circolare n. 8/E/2025 l’Agenzia precisa che le nuove misure sono applicabili:
- a tutte le tipologie di interventi agevolati;
- compresi quelli sulle parti comuni condominiali e quelli finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.