Come vengono tassate oggi le attività agricole che vanno oltre la semplice coltivazione o allevamento? Dalla trasformazione dei prodotti alla fornitura di servizi, passando per agroenergie e florovivaismo, il regime fiscale cambia in base alla tipologia e alla prevalenza dei prodotti. Scopriamo cosa è cambiato.
Riforma fiscale delle attività agricole: novità su attività connesse e redditi d’impresa
Attività agricole connesse
Per le modalità di determinazione dei redditi derivanti attività agricole connesse, cioè legate alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti agricoli ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo, del bosco o dall’allevamento di animali è necessario distinguere tra:
attività agricole connesse su prodotti individuati dal D.M. di cui all’articolo 32 del TUIR cd. D.M. “attività connesse”;
attività agricole connesse su prodotti non individuati dal D.M. di cui all’articolo 32 del TUIR cd. D.M. “attività connesse”.
Attività connesse: prodotti individuati dal D.M. MEF
Ai sensi dell’articolo 32, comma 2, lett. c), del TUIR, sono attività connesse all’agricoltura e, pertanto, rientrano nella rendita catastale attribuita, quelle relative alla:
manipolazione;
conservazione
trasformazione
commercializzazione
valorizzazione,
dei prodotti agricoli tassativamente indicati nel decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze (da ultimo il D.M. 13 febbraio 2015) e ottenuti dall’agricoltore prevalentemente dalla coltivazione del fondo, del bosco o dall’allevamento di animali.
Attività agricole connesse (art. 32, comma 2, lett. c), TUIR)
Produzione di carni e prodotti della loro macellazione (10.11.0 – 10.12.0);
Produzione di carne essiccata, salata o affumicata, salsicce e salami (ex 10.13.0);
Lavorazione e conservazione delle patate, escluse le produzioni di purè di patate disidratato, di snack a base di patate, di patatine fritte e la sbucciatura industriale delle patate (ex 10.31.0);
Produzione di succhi di frutta e di ortaggi (10.32.0);
Lavorazione e conservazione di frutta e di ortaggi (10.39.0);
Produzione di olio di oliva e di semi oleosi (01.26.0 – 10.41.1 – 10.41.2);
Produzione di olio di semi di granturco (olio di mais) (ex 10.62.0);
Trattamento igienico del latte e produzione dei derivati del latte (01.41.0 – 01.45.0 – 10.51.1 – 10.51.2);
Lavorazione delle granaglie (da 10.61.1 a 10.61.3);
Produzione di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibile (ex 10.61.4);
Produzione di pane (ex 10.71.1);
Produzione di paste alimentari fresche e secche (ex 10.73.0);
Produzione di vini (01.21.0 – 11.02.1 – 11.02.2);
Produzione di grappa (ex 11.01.0);
Produzione di aceto (ex 10.84.0);
Produzione di sidro e di altri vini a base di frutta (11.03.0);
Produzione di malto (11.06.0) e birra (11.05.0);
Disidratazione di erba medica (ex 10.91.0);
Lavorazione, raffinazione e confezionamento del miele (ex 10.89.0);
Produzione di sciroppi di frutta (ex 10.81.0);
Produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento, e produzione di filetti di pesce (ex 10.20.0);
Manipolazione dei prodotti derivanti dalle coltivazioni di cui alle classi 01.11, 01.12, 01.13, 01.15, 01.16, 01.19, 01.21, 01.23, 01.24, 01.25, 01.26, 01.27, 01.28 e 01.30, nonché di quelli derivanti dalle attività di cui ai sopraelencati gruppi e classi;
Manipolazione dei prodotti derivanti dalla silvicoltura di cui alle classi 02.10.0-02.20.0, comprendenti la segagione e la riduzione in tondelli, tavole, travi ed altri prodotti similari compresi i sottoprodotti, i semilavorati e gli scarti di segagione delle piante.
La particolarità deriva dal fatto che tali attività sono tassate in base alla rendita c