In vista della scadenza del 2 dicembre per il secondo acconto d’imposta 2024, è fondamentale capire come calcolare correttamente gli acconti, considerando le ritenute fiscali sulle locazioni brevi introdotte da Airbnb e altri portali. Analizziamo insieme le nuove regole e i criteri per evitare errori e ottimizzare il pagamento delle imposte.
Ritenute sui redditi da locazione breve 2024
Dopo la lunga vicenda giudiziaria e la transazione siglata con l’Agenzia delle Entrate a fine 2023, Airbnb applica dall’anno d’imposta 2024 la ritenuta al 21% sui redditi da locazione breve erogati in Italia ai proprietari. Altri portali OTA (online travel agency) internazionali come Booking hanno avviato le ritenute fiscali nel corso del 2024, mentre da anni i property manager e gli altri intermediari residenti (agenti immobiliari e portali nazionali), se gestiscono pagamenti per i proprietari di immobili turistici, già tassano alla fonte i compensi erogati (l’obbligo di trattenuta decorre dal 1/6/2017 ex D.L. 50/2017).
In attesa della certificazione CU che per la prima volta i colossi dell’home sharing emetteranno in Italia nel 2025 per un numero elevatissimo di soggetti (nell’ordine di centinaia di migliaia di proprietari), si rende necessario decidere in merito agli acconti 2024.
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