Il Fisco sta notificando ai sostituti d’imposta cosiddetti minimi avvisi bonari “pazzi”, relativi al modello 770/2021: evidenziamo come i software dell’Agenzia non abbiano tenuto conto dell’allungamento della scadenza per il versamento delle ritenute al 15 settembre 2021.
Nel disciplinare i termini per il versamento delle ritenute, il legislatore ha voluto semplificare le scadenze dei sostituti d’imposta cosiddetti “minimi”, ossia di coloro i quali durante l’anno:
- hanno corrisposto soltanto compensi di lavoro autonomo (sono da escludere quindi i sostituti di imposta che hanno ad esempio dipendenti);
- a non più di tre soggetti;
- per un totale di ritenute inferiore ad euro 1.032,91.
Le semplificazioni per i sostituti d’imposta minimi
La semplificazione prevista per i soggetti in questione sta nella possibilità di effettuare i versamenti di tali ritenute entro il termine stabilito per il versamento a saldo delle imposte sui redditi del relativo anno (anziché entro il canonico termine del 16 del mese successivo). Si badi che non è prevista la corresponsione di alcun tipo di interessi.
È chiaro quindi che il contribuente dovrà agire in via previsionale, dovendo pensare all’inizio dell’anno se nel corso dello stesso potrà rispettare questi requisiti, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di una valutazione abbastanza semplice.
Tale norma (art. 2 comma 1 del Dpr n. 445/97) è in vigore ancora oggi, sebbene in pochi la utilizzino, nonostante il suo indubbio pregio per i contribuenti di piccole dimensioni.
La corretta compilazione del modello 770
Per avvalersi di questa semplificazione non occorre alcuna opzione, ma la tempestività dei versamenti va comunicata all’agenzia in sede di modello 770, laddove occorre usare, nel quadro relativo ai versamenti (ST) i seguenti accorgimenti:
- deve essere compilato un apposito rigo, riportando i dati desunti dal modello di pagamento F24, indicando nel punto:
- 1, il periodo convenzionale 12/2022 (ancorché quindi la/le ritenuta/e siano state effettuate in mesi diversi da dicembre);
- 2, l’importo complessivo delle ritenute cui il versamento si riferisce;
- 10, il codice “A” e
- 14 la data di versamento.
In questo modo, grazie alla essenziale indicazione del codice “A”, l’agenzia è messa nelle condizioni di capire che il contribuente ha versato le ritenute su lavoro autonomo avvalendosi dello slittamento permesso dalla norma.
Gli avvisi bonari pazzi per 2021 ai sostituti d’imposta minimi
Da qualche giorno, adesso, l’Agenzia delle Entrate sta inviando a tali sostituti minimi i cosiddetti avvisi bonari relativi ai modelli 770/2021, contestando la tardività di ritenute relative all’anno 2020 ma versate il 15/09/2021 e non il 20/8/2021.
Quell’anno, come si ricorderà, la scadenza dei termini per il versamento delle somme emergenti dalle dichiarazioni annuali fu fissata per il 15 settembre, grazie all’art. 9-ter del D.L. n. 73/2021, inserito dalla legge di conversione (L. n. 106/2021).
Di tale slittamento, a quanto pare, il software dell’Agenzia non ha tenuto conto; prova ne è il fatto che negli avvisi bonari viene indicata come data di scadenza il 20/08.
La segnalazione a Civis
Si tratta dunque, tramite il servizio CIVIS, di comunicare che l’effettiva scadenza per le ritenute era il 15/9/2021 e non il 20/8/2021, poichè la norma ancora la scadenza a quella prevista per il saldo delle imposte sui redditi del relativo anno.
Lo sgravio è scontato.
NdR. Ripassa qui i termini per gli avvisi bonari dopo la Tregua di Agosto 2023
A cura di Danilo Sciuto
Lunedì 18 Settembre 2023