Tregua fiscale 2023: le proroghe del decreto Bollette

Vediamo il nuovo calendario della tregua fiscale dopo gli interventi del decreto Bollette.
Arrivano nuovi termini, spostati all’autunno, per ravvedimento speciale, sanatoria violazioni formali e definizione liti pendenti. Nessun maggior termine arriva per la rottamazione quater in scadenza al 30 aprile.

Con l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del cosiddettodecreto bollette, sono state varate, oltre a misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette, anche significative modifiche ai numerosi istituti condonistici previsti con la Legge di bilancio n. 197/2022. Vediamo nel dettaglio le proroghe che riguardano la tregua fiscale 2023.

 

Ravvedimento Speciale

tregua fiscale 2023 prorogheIn primis, segnaliamo lo slittamento di sei mesi (dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023) del termine per fruire del cosiddeto ravvedimento speciale: il rinvio riguarda sia il termine di pagamento sia il termine per rimuovere la violazione.

Viene tra l’altro sancito, a differenza di quanto chiaramente scritto nella precedente versione della norma, contenuta come detto nella Legge di bilancio, che esso non si applica a tutte le violazioni suscettibili di emergere da liquidazione automatica (ancorché non definibili con la sanatoria per gli avvisi bonari o per le irregolarità formali).

Dal rinvio del termine di pagamento della prima rata al 30 settembre 2023 scaturiscono anche le rate successive (sempre con il tetto massimo di otto rate).

Le rate successive scadranno il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023, il 20 dicembre 2023, il 31 marzo 2024, il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 31 dicembre 2024.

Non varia, invece, il tasso del 2% sulle rate successive.

 

Sanatoria delle violazioni formali

Sono sette (dal 31 marzo 2023 al 31 ottobre 2023), invece, i mesi di slittamento per la sanatoria delle violazioni formali.

A cambiare, stavolta, è solo il termine per fare il pagamento dei 200 euro (o della prima rata) per periodo di imposta, in quanto la violazione dovrà essere rimossa sempre entro il 31/3/2024.

NDR. Approfondisci qui come utilizzare la sanatoria delle liti formali per le violazioni sulle fatture elettroniche

 

Definizione liti pendenti

Parlando di liti pendenti, slitta anche il termine per la domanda, che passa dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 (quindi di tre mesi); stesso rinvio per il pagamento delle relative somme resesi dovute.

Da ciò deriva, a cascata, la posticipazione dei termini delle rate successive alla prima (al massimo venti), che andranno pagate il 31 ottobre 2023, il 20 dicembre 2023 e le successive il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre di ciascun anno.

Posticipata anche la sospensione del processo, sino al 10 ottobre 2023 (anziché sino al 10 luglio) nel caso in cui ci si voglia avvalere della definizione; posticipato di undici mesi (e non più per nove) il termine per le impugnazioni e le riassunzioni che scadono fino al 31 ottobre 2023 (e non più fino al 31 luglio).

Stesso rinvio (dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023) viene previsto per i termini per perfezionare la conciliazione agevolata nonché la rinuncia in Cassazione.

Riferimento: comunicato stampa del Consiglio dei Ministri 26 del 28 Marzo 2023

 

Rottamazione quater: nessuna novità

Nessuna novità, invece, per la rottamazione delle cartelle che rimane fuori dalle proroghe della tregua fiscale 2023: il termine per presentare domanda di rottamazione dei ruoli rimane fissato al 30 aprile 2023.

 

A cura di Danilo Sciuto

Giovedì 30 Marzo 2023

 

Tutti i calcoli e i prospetti illustrati sono ottenuti grazie al software Rottamazione Easy del Commercialista Telematico…

Rottamazione Cartelle Quater Plus:
Simulazione della convenienza e acquisizione automatica dei dati

 Versione Plus 1.3 di Marzo 2023 – richiede Excel 365

Un tool per facilitare il calcolo della convenienza e la gestione finanziaria della rottamazione delle cartelle quater, con acquisizione automatica dei dati dal file PDF dell’Agenzia Entrate. 

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rottamazione cartelle quaterLa Legge di Bilancio 2023 riapre la rottamazione delle cartelle: rientrano nella definizione agevolata tutti i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se già oggetto di rottamazioni precedenti.

I debiti residui possono essere pagati in un’unica soluzione oppure in un massimo di 18 rate in 5 anni. In quest’ultimo caso le prime due rate, di importo pari al 10% delle somme dovute in totale, sono in scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile scaricare il prospetto informativo che indica i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022.

Il documento, fornito in formato pdf, contiene l’elenco delle cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito che possono essere “definiti” e l’importo dovuto aderendo all’agevolazione.

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