Lettere di compliance per fatture e corrispettivi trasmessi in ritardo

di Devis Nucibella

Pubblicato il 27 marzo 2023

L’Agenzia entrate ha stabilito le modalità mediante le quali mette a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva (e della Guardia di finanza) le informazioni relative a fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri telematici trasmessi oltre il termine di 12 giorni stabiliti dalle rispettive leggi, affinché gli stessi possano rimediare alle anomalie segnalate mediante ravvedimento operoso o definizione agevolata.
In alternativa i contribuenti informati possono fornire eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’amministrazione, in grado di giustificare la presunta anomalia.

compliance fatture corrispettivi in ritardoPer favorire una proficua collaborazione tra Fisco e contribuente e promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari (la cosiddetta tax compliance), l’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di iniziative.

Prima fra tutte, la condivisione delle informazioni con il contribuente, al quale viene data la possibilità di consultare i dati e gli elementi in possesso dell’Agenzia sulla propria posizione tributaria.

Per raggiungere questo obiettivo, l’Agenzia ha predisposto e sta inviando vari tipi di comunicazioni: dalle lettere per ricordare gli adempimenti dichiarativi a quelle indirizzate ai contribuenti titolari di partiva Iva.

La lettera viene inviata ai contribuenti che, secondo quanto risulta all’Agenzia delle Entrate avrebbero commesso delle irregolarità negli adempimenti fiscali previsti dalla legge.

 

NOTA BENE

In questo modo, prima che l’Agenzia notifichi un avviso di accertamento, il destinatario della comunicazione potrà regolarizzare l’errore o l’omissione attraverso il ravvedimento operoso.

 

Il ravvedimento operoso è stato modificato (legge di stabilità 2015) proprio per garantire al contribuente la possibilità di effettuare le opportune correzioni e i conseguenti versamenti delle somme dovute, beneficiando della riduzione delle sanzioni, anche a seguito di segnalazione da parte dell’Agenzia.

Se, invece, il contribuente ritiene corretti i dati che ha indicato nella sua dichiarazione dei redditi, basterà che lo comunichi, indicando eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia.

L’obiettivo di queste “comunicazioni di invito alla compliance”, insomma, è modificare il rapporto con i contribuenti, che deve essere sempre più fondato sulla trasparenza e sulla collaborazione.

 

Lettere di anomalia per fatture elettroniche/corrispettivi telematici trasmessi in ritardo

L’Agenzia delle entrate con il provvedimento del 6 marzo 2023 stabilisce le modalità mediante le quali mette a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva – e della Guardia di finanza – le informazioni relative a

  • fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri telematici
  • trasmessi oltre i termini stabiliti dalle rispettive leggi (nell’ordine, articolo 21, comma 4, decreto Iva e articolo 2, comma 6-ter, Dlgs n. 127/2015),

affinché gli stessi possano rimediare alle anomalie segnalate.

In particolare, le comunicazioni di anomalia sono inviate a seguito del riscontro:

  • di fatture elettroniche emesse per le cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia ai sensi dell'art. 1, D.Lgs. n. 127/2015 e verso Pubbliche amministrazioni ai sensi dell'art. 1, commi da 209 a 214, Legge n. 244/2007;
     
  • di corrispettivi giornalieri