Accertamento analitico induttivo dei redditi del dentista: il caso di Cassazione
La Cassazione esamina il caso di un contribuente, odontoiatra esercente la libera professione ed in fase di avviamento dello studio professionale, soggetto a verifica fiscale, cui faceva seguito la notifica di un avviso di accertamento ai fini Irpef, Irap, addizionali regionale e comunale, interessi e sanzioni per l'anno d'imposta 2005.
Segnatamente l'Ufficio rideterminava il reddito del contribuente secondo il metodo analitico-induttivo tracciato dall'art. 39, comma 1, lett. d) del d.p.r. n. 600/1973, in base a criteri di ragionevolezza ed economicità.
Ed infatti:
“a fronte di una remuneratività di euro 11.209,00 annui il contribuente dichiarava euro 36.671,00 di costi, di cui euro 19.753,00 a titolo di costo per il personale dipendente.
Peraltro, anziché applicare gli studi di settore, l'Ufficio adottava un metodo comparativo, avendo riguardo ad