Le opportunità della holding

di Ennio Vial Silvia Bettiol

Pubblicato il 15 gennaio 2021

La holding è un interessante veicolo, utile per perseguire una serie di interessi meritevoli quali la gestione efficiente del gruppo, il ricambio generazionale, la prevenzione dei conflitti e molti altri. Ovviamente non è nient’altro che una società, per cui risente delle limitazioni normative sulle clausole statutarie.
La stessa, pertanto, non può essere certamente paragonata ad istituti più complessi ma più flessibili come ad esempio il trust, ma può beneficiare di alcuni istituti come il consolidato fiscale nazionale, il gruppo Iva e l’Iva di gruppo, ma nessuna particolare agevolazione fiscale, anzi è spesso soggetta a qualche leggero aggravio, soprattutto in tema di Irap.

Holding: i lineamenti principali

Il punto di partenza per poter valutare le opportunità della holding company è sicuramente rappresentato dalla definizione dei contorni dell’istituto.

Vi sono definizioni della holding che hanno un carattere tecnico e che sono volte alla applicazione di determinate discipline.

Ad esempio, esiste la ben nota definizione di holding recata dall’art. 162 bis del Tuir introdotta a seguito del decreto ATAD che ha lo scopo di definire i contorni delle società tenute agli adempimenti delle comunicazioni all’anagrafe tributaria, che scontano una aliquota IRAP maggiorata, eccetera[1].

holding opportunità

Esistono poi dei concetti di holding ai fini della disciplina CRS (Common reporting standard) e ai fini della disciplina FATCA.

Possiamo dire che la holding viene evocata (più che definita) anche dallo stesso codice civile laddove all’art. 2359 definisce il concetto di controllo e quello di collegamento.

Vi sono poi dei concetti di holding che potremmo definire atecnici in quanto usati nel linguaggio comune ma privi di una puntuale definizione.

Si parla, infatti:

 

In estrema sintesi, si tratta di società che hanno il ruolo di capogruppo di un insieme di altre società generalmente di matrice industriale, immobiliare o commerciale.

La holding può detenere non solo partecipazioni ma anche liquidità, compendi immobiliari, beni immateriali e può anche erogare servizi di regia al gruppo.

 

Sotto un diverso angolo visuale, la holding company può essere intesa anche come un veicolo che gestisce, all’interno del gruppo, i flussi patrimoniali, economici e giuslavoristici.

Tra i flussi patrimoniali si annoverano gli aumenti di capitale sociale, i versamenti soci, le azioni proprie, i finanziamenti, i prestiti obbligazionari (convertibili e non convertibili).

I flussi economici comprendono i dividendi in denaro o in natura, gli interessi, le assegnazione beni ai soci.

Infine, i flussi giuslavoristi sono relativi all’attività svolta dalla «famiglia» nel contesto delle società del gruppo come amministratori e/o dipendenti e/o consulenti.

 

Opportunità della holding: introduzione

Tra i vantaggi della holding si possono ricordare i seguenti:

  • vantaggi nella gestione della liquidità;
  • regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette;
  • gestione di un passaggio generazionale ordinato;
  • filtro per gestire i conflitti tra i soci;
  • filtro per tenere unito un gruppo di soci;
  • mitigazione del rischio delle attività;
  • gestione della governance del gruppo;
  • maggiore solidità finanziaria spendibile nei confronti del sistema bancario;
  • la tutela del patrimonio.

E’ il caso di svolgere qualche considerazione in relazione alle varie casistiche proposte.

 

Vantaggi nella gestione della liquidità

La holding consente indubbiamente una efficiente gestione della liquidità all’interno del gruppo.

Senza scomodare contratti come quello di cash pooling, ci possiamo limitare anche alla semplice constatazione del fatto che la capogruppo può raccogliere i flussi di dividendi provenienti dalle varie società per poi redistribuirli, eventualmente dopo aver remunerato la compagine sociale, alle varie società controllate o collegate attraverso finanziamenti o apporti di capitale.

La gestione dei dividendi risulta particolarmente efficiente nel caso in cui la holding sia una società di capitali. In questo caso, infatti, opera la tassazione sul 5% del loro ammontare ai sensi dell’art. 89 del tuir.

Diversamente, in ipotesi di snc o sas, i dividendi verranno imputati nel quadro H ai vari soci i quali, se persone fisiche, dovranno assoggettarli a tassazione nella misura del 58.14% o con le misure di tassazione più contenute se gli utili sono maturati in periodi risalenti nel tempo.

In sostanza, se la holding è una società di persone, i dividendi sono per così dire già giunti al consumo personale in quanto i soci possono prelevarli dalla società senza particolari formalismi e per questo motivo sono già tassati in modo definitivo.

 

Regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette

Tra i regimi fiscali di favore per i gruppi societari, esaminando il comparto delle imposte dirette, si deve ricordare il consolidato fiscale nazionale di cui agli articoli 117 e seguenti del tuir.

L’aspetto più significativo dell’istituto è rappresentato dalla compensazione tra redditi imponibili e perdite fiscali delle varie società aderenti.

Un tempo il regime cons