Contributi a fondo perduto raddoppiati per le attività costrette a chiudere

Il Decreto Ristori Bis interviene con nuove misure in favore dei settori più a rischio in questo momento di forti restrizioni e in particolare con contributi a fondo perduto raddoppiati per le attività costrette a chiudere: meccanismo di funzionamento e attività coinvolte. Ecco come funziona l’agevolazione

Contributi a fondo perduto raddoppiati: inquadramento

contributi a fondo perduto raddoppiatiAiuti raddoppiati per chi è stato costretto a chiudere, rinvio delle tasse di novembre indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone rosse e arancione.

E due aiuti per le famiglie in zona rossa e arancione (congedo straordinario e bonus baby sitter).

Fuori dalle nuove misure i professionisti, gli agenti di commercio e le filiere dei settori sottoposti a restrizione.

E’ con il decreto legge del 9 novembre 2020 n. 149 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 9 novembre 2020, n. 279) che una dote da 2,56 miliardi nel 2020 e circa 1 miliardo nel 2021 cerca di dare sostegno alle imprese colpite dalle restrizioni.

Con il provvedimento viene confermato poi un fondo da 340 milioni nel 2020 e 70 nel 2021 per aiutare ulteriori attività se ci saranno nuove zone arancioni o rosse.

Il decreto legge (cd. Ristori Bis) del 9 novembre 2020 n. 149 è in linea con il Dpcm 3 novembre 2020 che ha diviso l’Italia in tre zone (rossa, arancione e gialla). Al suo interno, ci sono i ristori rafforzati per le imprese delle zone rosse e arancioni.

Approfondisci nei seguenti articoli:

“Decreto Ristori Bis: principali misure agevolative”

“Nuovi contributi a fondo perduto concessi in due step – decreto ristori”

 

Rideterminazione del contributo a fondo perduto e nuovo contributo a favore degli operatori dei centri commerciali

Ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. “Ristori”) e l’introduzione di nuovi destinatari del sostegno.

L’Allegato 1 al decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 è sostituito dall’Allegato 1 al decreto Ristori Bis in commento n. 149/2020.

Dobbiamo sottolineare che il Ristori-bis n. 149/2020 si innesta infatti sull’impianto del Ristori-1 n. 137/2020, che a sua volta fa riferimento agli aiuti introdotti a maggio con il decreto legge n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio).

Su un piano generale, le novità possiamo dire sono due:

  • si amplia il novero delle attività aiutate, che ora abbraccia anche tutti gli esercizi commerciali chiusi nelle zone rosse;
  • e in alcuni casi aumenta il valore dei sostegni statali.

La lista delle attività economiche da ristorare viene ampliata.

Saranno 130 le categorie che riceveranno i contributi a fondo perduto previsti dal primo decreto Ristori 1 n. 137/2020 e dal decreto bis n. 149/2020.

Il decreto Ristori Bis n. 149/2020, aggiorna l’elenco (Allegato 1) di chi avrà diritto al ristoro in virtù del primo ristori 1 n. 137/2020, oltre a introdurre una lista ad hoc di codici Ateco di attività che avranno diritto al ristoro perché finite in zona rossa (allegato 2).

 

Aumento del 50 per cento del contributo a fondo perduto per le zone rosse e arancione (art. 1, 2 comma, del DL Ristori Bis n. 149/2020)

Per gli operatori dei settori economici individuati dai codici Ateco 561030-gelaterie e pasticcerie, 561041-gelaterie e pasticcerie ambulanti, 563000-bar e altri esercizi simili senza cucina, con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto (zone rosse e arancioni), è riconosciuto un contributo a fondo perduto (articolo 1 del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137) aumentato di un ulteriore 50 per cento rispetto alla quota indicata nell’allegato 1.

[CONTINUA nel PDF, tasto rosso più sotto ==>]

 

Sul contributo a fondo perduto abbiamo publicato anche:

“La restituzione del contributo a fondo perduto”

“Contributo a fondo perduto per attività esercitate nei centri storici”

“Contributo a fondo perduto: la verifica della riduzione del fatturato”

 

A cura di Cinzia De Stefanis

Giovedì 12 novembre 2020

 

Per proseguire nella lettura dell’articolo, apri il pdf qui sotto

Scarica il documento