Lo scambio di partecipazioni mediante permuta gode della neutralità fiscale?
Approfondiamo il tema di questo particolare caso, delle complicazioni fiscali e del rischio di abuso del diritto.
Scambio di partecipazioni: premessa
Lo scambio di partecipazioni realizzato tra soggetti residenti è disciplinato dall’articolo 177 del TUIR e si può configurare nelle seguenti fattispecie:
- permuta di partecipazioni (art. 177, comma 1);
- conferimento di partecipazioni (art. 177, comma 2).
Ai fini civilistici, l’operazione di scambio di partecipazioni si sostanzia nell’apporto (conferimento) di partecipazioni in una società (conferitaria) che, per mezzo di tale apporto, acquisisce ovvero integra – in virtù di un obbligo legale o statutario – il controllo di diritto sulla società “scambiata”, la stessa conferitaria assegna al soggetto conferente quote o azioni rappresentative del proprio capitale.
La disciplina dello scambio di partecipazioni attuato mediante permuta è regolata dal comma 1 dello stesso art. 177 del TUIR che prevede una modalità particolare per la determinazione del valore di realizzo delle partecipazioni scambiate: valore che, confrontato con quello fiscale di carico delle stesse partecipazioni scambiate in capo al conferente, determina la plusvalenza imponibile realizzata dall’operazione.
Nella citata disciplina dello scambio di partecipazioni di cui all’articolo 177 del TUIR le operazioni di permuta o conferimento di partecipazioni sono accomunate dal fatto che devono necessariamente essere poste in essere da un soggetto che acquisisce, integra ovvero incrementa (per obbligo legale o vincolo statutario) una partecipazione di controllo in un altro soggetto a fronte dell’attribuzione, ai soci della partecipata, di una partecipazione al proprio capitale.
La disciplina è, infatti, applicabile nel caso in cui il soggetto che riceve le partecipazioni (in permuta o a titolo di conferimento) acquisisca il controllo di diritto nel soggetto le cui partecipazioni gli sono state date, ovvero incrementi, a seguito di un obbligo legale o di un vincolo statutario, la percentuale di controllo.
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