Vantaggi del welfare aziendale
Il welfare aziendale nasce come opportunità di benessere attraverso la quale le aziende possono rivestire un ruolo sociale importante mettendo a disposizione dei dipendenti e dei relativi familiari servizi che migliorino la qualità della vita degli stessi.
Il welfare consiste sostanzialmente nella messa a disposizione dei dipendenti di servizi di utilità sociale per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto.
Negli ultimi anni, notevole è stata l’attenzione posta dal legislatore nei confronti di tale strumento che avvicina datori di lavoro e lavoratori, la cui produttività viene indirettamente incentivata ed aumentata attraverso un’opera di fidelizzazione del lavoratore, che si sente apprezzato e preso in considerazione come persona portatrice di desideri e bisogni.
Il grande vantaggio del welfare è oltretutto rappresentato, nel caso vengano rispettati determinati requisiti, dalla possibilità di abbattere i costi di tasse e contributi: il valore che il datore di lavoro decide di destinare al finanziamento di determinate opere e servizi di cui il dipendente possa usufruire, può rappresentare un importo netto per il dipendente, ovvero esso non è sottoposto a tassazione.
Il vantaggio è speculare in quanto anche il datore di lavoro percepisce, a determinate condizioni, un beneficio che deriva dalla integrale deducibilità del benefit dal reddito di impresa.
Il welfare raggiunge gli attuali connotati attraverso la legge di Bilancio 2017,[1] che ha inteso ampliare le ipotesi di welfare agevolato, attraverso due direttrici:
- ridefinendo i criteri di determinazione del reddito di lavoro dipendente;
- prevedendo la possibilità di convertire un premio monetario, in maniera totale o parziale, in strumenti di welfare.
Legge di Bilancio 2017 & deducibilità del welfare aziendale
Ai fini della non concorrenza del welfare alla formazione del reddito da lavoro dipendente, e al conseguen