Legge di Bilancio 2019: tutte le novità

Le novità della manovra finanziaria 2019: reddito e pensioni di cittadinanza, flat tax, nuovi forfettari, taglio a pensioni d’oro, scuola, sanità e molto altro…

PREMESSA

legge di bilancio 2019

 

In partenza per Bruxelles ma finalmente è stato approvato, durante la seduta di Palazzo Chigi del 15 ottobre 2018, il disegno di legge di bilancio 2019.

Tantissime le novità che coinvolgono non solo imprese e professionisti, ma anche molti cittadini.

Sì, è proprio la gente comune che vedrà in questa Manovra nuove misure a loro dedicate, da quelle messe in campo per garantire un reddito mensile “equo” per gli anziani e per coloro che sono senza un lavoro, alla possibilità di andare in pensione “prima”, in un certo senso lasciando posto a nuovi lavoratori grazie al ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e nel privato.

Le liste d’attesa nella sanità accorciate grazie ai fondi stanziati, nuove assunzioni per dar sicurezza ai cittadini, piccoli imprenditori con minori tasse e molto altro.

 

LE MISURE PREVISTE DALLA LEGGE DI BILANCIO 2019

REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA

Per prima cosa la “cittadinanza” è divenuto un valore aggiunto.

Un intervento, voluto per ridurre la povertà e dare un sostegno all’occupazione giovanile, vedrà dal 2019 pensionati e disoccupati vedranno riconosciuto loro un contributo al proprio reddito, affinché nessuno abbia un reddito mensile inferiore a 780 euro.

Per chi non ha un lavoro è stato introdotto il REDDITO DI CITTADINANZA, una misura – storica per molti versi – che assegna un contributo mensile da marzo 2019 ai disoccupati che si iscriveranno ai centri per l’impiego, frequenteranno percorsi formativi vincolanti e parteciperanno alle politiche attive messe in campo dal Governo.

Il contributo mensile è di 780 euro e aumenta in base al numero dei componenti di famiglia.

Anche i pensionati meno abbienti vedranno la pensione minima supportata dalla partecipazione finanziaria dello Stato, che grazie alla PENSIONE DI CITTADINANZA inserita in Manovra riconoscerà un contributo finanziario (in aggiunta alla pensione minima) per raggiungere la soglia di un reddito mensile pari a 780 euro.

I disoccupati e i pensionati proprietari di immobili non sono esclusi, anche loro godranno di queste due misure sebbene in misura ridotta.

Confermata la FLAT TAX e l’l’allargamento del regime forfetario dei minimi, queste fra le più importanti novità della Legge di Bilancio 2019.

L’applicazione di un’imposta unica e minore (in termini percentuali) rispetto la normale tassazione Irpef applicata ai redditi dei “piccoli imprenditori” e ai contratti di affitto si ritiene agevoli un’ampia platea di contribuenti.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta:

  • un’unica imposta pari al 15% è disposta a favore di tutte le partite Iva e le piccole imprese alle quali si estendono le soglie minime del regime forfettario.
    Le “persone fisiche esercenti attività d’impresa con una unica soglia di ricavi e compensi elevata a 65.000 euro, indipendentemente dall’attività esercitata” rientreranno nel Regime e applicheranno un’imposta sostitutiva forfettaria del 15%;
  • la flat tax al 21% sui nuovi contratti di affitto, anche se commerciali. S’introduce una cedolare fissa – con una tassazione pari al 21% – sui nuovi contratti di locazione di immobili commerciali, come i capannoni.

INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO, MACCHINARI E ASSUNZIONI STABILI sono nel mirino della misura della nuova manovra che vede un taglio dell’Ires dal 24% al 15%. Infatti, tutti coloro che reinvestiranno i propri utili in questa tipologia di spese, favorendo e incentivando gli investimenti e l’occupazione stabile avranno conseguentemente una tassazione al 15%.

L’IRES VERDE si colora e premia le aziende che sono attente all’ambiente; per loro la Legge di Bilancio 2019 prevede incentivi fiscali qualora riducano l’inquinamento, applicando tecniche di produzione con minori emissioni.

LEGGE FORNERO: il disegno della Legge di Bilancio 2019 prevede alcune norme che di fatto superano i vincoli previsti dalla Legge Fornero aprendo le porte a chi decide di andare in pensione.

Per prima cosa si abrogano i limiti di età per i pensionamenti, introducendo una nuova misura denominata “QUOTA 100” – in pratica, potranno andare in pensione coloro i quali, sommando la propria età con i contributi versati, raggiungeranno una sommatoria pari a 100. In pensione, dunque, quelli che hanno 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

Sempre in tema di previdenza, il Governo proroga anche “Opzione Donna”, la misura tutta rosa che consente alle donne che lavorano di 58 anni, se dipendenti, ovvero 59 anni, se lavoratrici autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione.

ASSUNZIONI SPECIALIZZATE: Si investe nella professionalità e innovazione tecnologica sono, infatti, riservati sgravi fiscali a quelle aziende che assumono manager dell’innovazione, cioè quelle figure che sono altamente qualificate.

 

MEDICINA E SALUTE

Stop alle LISTE D’ATTESA SANITARIE: la manovra interviene con lo stanziamento di un fondo da 50 milioni per le regioni, per poter favorire interventi che possano abbattere le interminabili liste d’attesa.

Verrà, inoltre, istituito un Centro Unico di Prenotazione (CUP) digitale e nazionale, questo non solo a vantaggio della fruibilità dei servizi, ma anche come strumento per monitorare e controllare possibili episodi fraudolenti di indebito avanzamento nelle liste d’attesa.

Dedicati anche nuovi FONDI PER LA SALUTE, grazie allo stanziamento di 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale e altri 505 milioni di risorse finanziarie, invece, saranno attribuiti alle Regioni per le spese farmaceutiche.

Per chi vuol intraprendere studi nell’ambito medico non troverà più porte sbarrate dai test previsti per le facoltà a numero chiuso. La Manovra, difatti, abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina.

 

LA SPESA PUBBLICA

Sono stati stanziati ulteriori 15 miliardi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli investimenti pubblici, in particolar modo quelli capaci di migliorare e adeguare l’ambito infrastrutturale, l’adeguamento antisismico, l’efficientamento energetico, l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie.

Questa nuova linfa finanziaria per la revisione della spesa pubblica sarà sotto l’occhio attento di una TASK FORCE istituita appositamente dalla Manovra per valutare, monitorare e attivare i diversi progetti d’investimento.

Nuove assunzioni sono previste nel comparto pubblico per rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione, migliorare la sicurezza dei cittadini e velocizzare l’attività processuale, sia civile che penale.

I 500 milioni stanziati dalla Manovra garantiranno un grande piano per l’assunzione di poliziotti, magistrati e personale amministrativo.

Ridimensionate le spese militari e riviste anche le “Pensioni d’oro” grazie a interventi mirati a interventi per quelle pensioni sopra i 4.500 euro mensili, non maturate per effetto dei contributi versati.

Più soldi, invece per la scuola e per la riforma degli istituti tecnici e professionali

La nuova Legge di bilancio prevede ancora una riduzione delle spese militari per un importo pari a quello necessario per la riforma dei Centri per l’impiego.

Le Vittime delle crisi bancarie vedranno con questa manovra una nuova tutela a loro favore, che ha previsto ai fini del risarcimento un fondo da 1,5 miliardi di euro

Tutto pronto per l’approvazione dell’Europa.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria, ha inviato una lettera alla Commissione Europea con la modifica del percorso programmatico di finanza pubblica contenuto nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.

Si stima che l’impatto dell’intera manovra porterà una crescita del Pil con un “aumento della crescita all’1.5 % nel 2019 per arrivare all’1.6 e l’1.4 negli anni successivi” grazie alle maggiori risorse per gli investimenti pubblici e privati, minore pressione fiscale sulle piccole e medie imprese e sui lavoratori autonomi, spinta al ricambio generazionale sul mercato del lavoro e sostegno ai soggetti più vulnerabili.

 

legge di bilancio 2019

 

Monica Greco

18 ottobre 2018