In questo periodo si stanno leggendo numerosissimi quesiti sulle modalità per certificare i rifornimenti di carburante. Se infatti, in un primo momento si era previsto, a partire dall’1/7/2018, l’obbligo di emettere la fattura elettronica per tali operazioni, in un secondo momento, slittato tale obbligo al prossimo 1 gennaio 2019, il problema si è riproposto.
Sei risposte ai sei dubbi classici… e tutto sarà più chiaro!
– Un dipendente ha pagato il rifornimento con la propria carta di credito: come deve essere rimborsato dalla azienda?
– Posso in contanti i rifornimenti è del tutto vietato?
– Posso utilizzare ancora i buoni benzina per pagare i rifornimenti?
– Bastano gli scontrini della carta di credito/bancomat per la deduzione del costo, o devo per forza utilizzare la carta carburante?
– Se decido di usare la scheda carburante, allegando gli scontrini della carta di credito, devo annotare anche i chilometri inziali e finali?
– Se decido di registrare i soli “scontrini” della carta di credito/bancomat, devo annotare anche i chilometri iniziali e finali?
In questo periodo si stanno leggendo numerosissimi quesiti sulle modalità per certificare i rifornimenti di carburante.
Se infatti, in un primo momento si era previsto, a partire dall’ 1/7/2018, l’obbligo di emettere la fattura elettronica per tali operazioni (ciò che avrebbe conseguentemente comportato il definitivo venir meno della carta carburante), in un secondo momento, slittato tale obbligo all’ 1/1/2019, il problema si è riproposto.
Riteniamo allora utile riunire in questo lavoro le principali domande, con ovviamente le relative risposte che in alcuni casi sono del tutto prive di dubbio, ma in altri (specialmente in uno) non possono che essere incerte, a causa del mancato (ad oggi) adeguamento della normativa.
Domanda 1