Quadro RW: adempimento ostico dopo la voluntary

tanti contribuenti, tra cui coloro che hanno aderito alla voluntary disclosure, devono presentare il quadro RW di Unico 2016: l’approccio a tale quadro può essere ostico dato che vanno riportati tanti dati sui patrimoni esteri

paradiso fiscaleChiunque abbia detenuto un patrimonio in uno stato estero anche solo per parte del 2015 è tenuto alla compilazione del quadro RW e – in caso detti capitali abbiano prodotto redditi – anche RM, RT ed eventualmente RL.

Con Unico 2016 dovrebbe aumentare il numero di quadri RW compilati: è del tutto evidente che coloro che hanno regolarizzato la loro posizione aderendo alla Voluntary Disclosure nel 2015 saranno particolarmente interessati dall’adempimento sia che abbiano optato per mantenere i capitali all’estero sia abbiano preferito riportarli in Italia.

La presenza di attività estere può rappresentare una fonte di difficoltà e preoccupazione nella imminente compilazione dei modelli UNICO 2016 in quanto occorrerà (la lista che proponiamo è una best practice che abbiamo verificato nei nostri studi):

  • comprendere quali quadri occorre compilare (RW-RL-RM-RT) in base alla situazione del contribuente;
  • sommare i conti correnti e calcolare in automatico medie e valori massimi;
  • verificare se occorre il calcolo delle plusvalenza su valute laddove la somma delle giacenze giornaliere di tutti i conti espressi in valuta abbia superato € 51.645,69 per più di sette giorni lavorativi;
  • verificare i movimenti dei titoli e delle valute e calcolare in automatico la stratificazione LIFO;
  • calcolare i valori da inserire nel quadro RW per le attività finanziarie
  • calcolare plusvalenze e minusvalenze inserendo semplicemente i movimenti dei titoli
  • convertire le operazioni su titoli sia ai cambi giornalieri di Banca d’Italia che a quelli dei provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate;
  • compilare i quadri RW-RL-RM-RT per quanto attiene i redditi derivanti le attività estere.

Questa lista non contiene niente di nuovo rispetto a quanto il contribuente avrebbe dovuto fare (e qui il condizionale è d’obbligo) ormai da diversi anni. Nel caso però di disclosanti o di aderenti al ravvedimento operoso è probabile che la compilazione dei quadri RW per il monitoraggio RT-RM-RL per quanto attiene i redditi esteri rappresenti ancora quasi una novità. I 500.000 aderenti alla Voluntary Disclosure infatti hanno probabilmente compilato il quadro RW per la prima volta in occasione del ravvedimento dell’UNICO 2015 relativo all’anno 2014.

Quest’anno il modello UNICO 2016 in cui andranno dichiarati i capitali detenuti nel 2015 e i redditi incassati nel 2015 anche se realizzati in periodi antecedenti si presenta sostanzialmente identico nella modulistica ma con due importanti novità: una di fonte legislativa e l’altra derivante dalla circolare 12/E dell’Agenzia delle Entrate.

La prima importante modifica è relativa alla soglia da verificarsi sul valore massimo oltre la quale scatta l’obbligo di monitoraggio per i conti correnti innalzata da Euro 10.000,00 a Euro 15.000,00, la seconda riguarda la notevole semplificazione già annunciata nel corso di Telefisco per quanto attiene il trattamento “unitario” dei titoli esteri quando ricompresi in un unico dossier.

Se la somma giornaliera di tutti correnti non ha mai superato la soglia di 15.000 non scatteranno gli obblighi di monitoraggio e pertanto non potranno essere applicate eventuali sanzioni sulla violazione di compilazione del quadro RW.

 

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La soglia prevista dall’articolo 4, comma 3, D.L. 167/1990. tuttavia non esonera dalla verifica della media annua (che deve essere inferiore a Euro 5.000) di tutti i conti per la debenza dell’IVAFE nella misura di Euro 34,20 per ogni conto corrente. Se vi è quindi certezza del mancato superamento della soglia di 15.000,00 sulla punta massima ma dubbi sul superamento del limite di Euro 5.000,00 per quanto concerne la media di tutti i conti occorrerà o sviluppare i calcoli oppure dichiarare un valore superiore a 5.000,00 ed assoggettare a 34,20 ogni conto corrente.

La novità più rilevante dell’UNICO 2016 deriva dalla prassi: si tratta dell’irrilevanza della movimentazione dei titoli all’interno del portafoglio limitandosi ad indicare valore iniziale e valore finale dell’intero dossier che andrà indicato con codice 14.

Ogni apporto però di nuovo capitale al dossier mediante nuovi versamenti o conferimenti comporterà la compilazione di un nuovo rigo del quadro RW.

Nel caso ad esempio vi sia un valore di partenza di € 100.000,00 e un apporto al 1/4 e all’1/8 di Euro 10.000,00 saranno necessarie righe del quadro RW:

  1. Dal 01/01 al 31/03 per 90 gg indicheremo valore iniziale 100.000 e valore finale quello di mercato al 31/03

  2. Dal 01/04 al 31/07 per 122 gg indicheremo quale valore iniziale il valore del rigo precedente + l’apporto di 10.000 e quale valore finale il valore di mercato al 31/07

  3. Dal 01/08 al 31/12 per 153 gg indicheremo quale valore iniziale il valore del rigo precedente + l’apporto di 10.000 e quale valore finale il valore di mercato al 31/12.

Salvo quindi casi di incrementi e apporti delle attività estere, di cui si dovrà analizzare anche l’origine e l’eventuale assoggettamento a tassazione, la compilazione RW viene semplificata notevolmente (e così pure l’attività di verifica da parte degli uffici).

Permangono tuttavia le difficoltà derivanti dal calcolo di eventuali plusvalenze (RT-RL) per le quali permane quanto previsto dall’art. 68 del TUIR facendo quindi rientrare dalla finestra ciò che pensavamo fosse stato semplificato.

Alla fine il quadro Rw è sempre un affare complesso per il consulente.

9 giugno

Luca Bianchi e Alessandro Mattavelli