Indagini bancarie: definizione, riferimenti normativi e approfondimenti

Nella nostra enciclopedia di diritto tributario spieghiamo cosa sono le indagini bancarie, anche dette indagini finanziarie, da parte del Fisco e segnaliamo i riferimenti normativi e utili approfondimenti.

Cosa sono le indagini bancarie del Fisco?

indagini finanziarie del Fisco sul contribuenteIl Fisco può entrare nelle banche e acquisire tutti gli elementi dei conti correnti e qualsiasi altro rapporto intrattenuto e chiedere giustificazioni al contribuente dei versamenti e prelevamenti che non trovano corrispondenza con le scritture contabili.

Per poter spiare i conti occorre però che l’ufficio fiscale sia debitamente autorizzato: i verificatori non possono vedere nulla se prima non sono stati autorizzati.

La richiesta di autorizzazione:

  • deve contenere i motivi che suggeriscono l’indagine bancaria,
  • deve indicare il contribuente da sottoporre a controllo,
  • il periodo temporale da verificare,
  • e deve riferirsi alla copia dei suoi conti intrattenuti con la banca, con la specificazione dei rapporti inerenti e connessi, e gli istituti di credito e postali cui si intende inoltrare la richiesta.

 

Una volta ricevuta l’autorizzazione dall’organo superiore – Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ovvero Comando regionale della G.d.F., – l’organo procedente compila l’apposito modulo di richiesta e lo invia – telematicamente -, insieme all’autorizzazione stessa, alle Banche.

I verificatori guardano i conti e chiedono spiegazioni al contribuente.

Tutto ciò che non viene giustificato – sia entrate che spese – viene considerato ricavo!

Il contraddittorio con il contribuente non è necessario, pur se spesso i verificatori cercano un dialogo.

E’ anche vero, però, che a distanza di anni, è difficile ricordare perché quel dato giorno sono stati prelevati dal proprio conto corrente 500 euro ovvero versati 300 euro…

Ma oggi che sapete che cosa è un’indagine bancaria, è opportuno che ciascuno si annoti tutte le giustificazioni, con un semplice appunto, così che nella malaugurata ipotesi di un controllo fiscale sarete in grado di giustificare le movimentazioni.

 

 

Riferimenti normativi:

art. 51 DPR n.633/72

• art. 32 DPR n.633/72

 

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giugno 2010

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