Cassazione: i versamenti non giustificati non costituiscono evasione fiscale

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 32027 del 31 agosto 2022, accogliendo il ricorso di un professionista condannato per omessa dichiarazione in base a versamenti sul suo conto bancario di 250 mila euro di sconosciuta provenienza, ha dichiarato che il fatto non costituisce evasione fiscale. Per i giudici, le presunzioni tributarie sono inutilizzabili perché, pur potendo avere valore indiziario, non possono costituire di per sé fonte di prova della commissione del reato, assumendo esclusivamente il valore di dati di fatto, che devono essere valutati liberamente dal giudice penale unitamente a elementi di riscontro che diano certezza dell’esistenza della condotta criminosa.