In caso di pignoramento di somme sulla busta paga da parte di un creditore o in azioni di riscossione da parte dello Stato quali sono gli adempimenti del datore di lavoro? Va effettuata la ritenuta d’acconto? Con quali modalità?
Le somme dovute dal datore di lavoro al dipendente a titolo di retribuzione (regolate in busta paga) per la prestazione manuale e / o intellettuale svolta possono essere oggetto di pignoramento.
Il pignoramento su busta paga
A stabilirlo è l’articolo 545 del Codice di procedura civile, il quale afferma che le somme erogate a privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro possono essere pignorate per crediti alimentari nella misura autorizzata dal presidente del tribunale o da un giudice da lui delegato.
Allo stesso modo, le retribuzioni possono essere pignorate nella misura di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle province e ai comuni e, in egual misura, per ogni altro credito (cfr. vedi qui la recente prassi Inps sul pignoramento delle pensioni).
Nel momento in cui il datore di lavoro, in qualità di debitore del dipendente, per effetto dell’obbligo di corrispondergli la retribuzione, è interessato da una procedura di pignoramento presso terzi, lo stesso è tenuto ad applicare in busta paga la trattenuta a titolo di pignoramento e versare le somme al creditore pignoratizio.
Per elaborare correttamente il