La notifica di atti giudiziari tramite operatori postali privati senza licenza è considerata nulla, ma non inesistente, e può essere sanata con il raggiungimento dello scopo.
Scopriamo come la giurisprudenza affronta queste situazioni e quali sono le implicazioni per la validità delle notifiche.
Notifiche postali e operatori privati: quando la nullità non compromette l’efficacia dell’atto
In tema di notifiche a mezzo posta è nulla e non inesistente la notifica di un atto giudiziario eseguita mediante un operatore di posta privata sprovvisto della licenza individuale relativa al servizio di recapito postale.
La liberalizzazione dei servizi postali
A seguito della liberalizzazione del mercato dei servizi postali, avvenuta nel 1999 dopo la trasformazione da Ente poste a Poste Italiane Spa, molti operatori di posta privata hanno iniziato ad operare con la notifica di atti amministrativi e giudiziari.
La liberalizzazione è stata progressiva e si è completata soltanto nel 2017 (legge n. 124/2017), con l’entrata in vigore della legge sul mercato e sulla concorrenza, adottata in recepimento delle direttive europee in materia. Il servizio di posta privata, quindi, può essere utilizzato sia per il recapito degli atti impositivi e di riscossione principali (ad es. avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, intimazioni, preavvisi di fermo amministrativo e di iscrizione ipotecaria, ecc.) sia per la raccomandata informativa nei casi in cui è prevista per il perfezionamento della procedura di notifica, se avvenuta senza consegna diretta al destinatario dell’atto.
La licenza individuale speciale per gli operatori di posta privata è stata fissata dal decreto del Ministro per lo Sviluppo Economico (G.U n. 208 del 7/09/2018), il quale ne preved