Le società hanno una nuova opportunità di risparmi fiscali attraverso l’affrancamento delle riserve in sospensione di imposta esistenti al 31/12/2024. Ma quali sono i vantaggi di questa opzione? Scopriamo cosa comporta l’adesione, i benefici fiscali per la società e le opportunità di distribuzione ai soci.
In base al D.Lgs 192/2024 in materia di revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF-IRES) le Società possono avvalersi di un affrancamento straordinario delle Riserve in sospensione di imposta eventualmente residue alla data di chiusura dell’esercizio in corso al 31/12/2024 così da escludere i riverberi impositivi in capo al soggetto che attribuisce ai Soci dette Riserve.
In taluni casi, l’esercizio di detta opzione potrebbe essere conveniente.
Affrancamento riserve in sospensione di imposta 2025
Stante infatti quanto previsto dall’art. 14 del D.Lgs. 13.12.2024 n. 192:
“I saldi attivi di rivalutazione, le riserve e i fondi, in sospensione di imposta, esistenti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023, che residuano al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024, possono essere affrancati, in tutto o in parte, con l’applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura del 10 per cento.
L’imposta sostitutiva è liquidata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 ed è versata obbligatoriamente in quattro rate di pari importo, di cui la prima con scadenza entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al medesimo periodo d’imposta e le altre con scadenza entro il termine rispettivamente previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi d’imposta successivi”.
La stessa disposizione stabilisce che, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, possono essere dettate le disposizioni attuative del citato art. 14, decreto da emanarsi entro 60 giorni dalla da