Il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato in via definitiva il decreto di riforma delle sanzioni amministrative tributarie. Fra le principali novità da segnalare: confermata la disapplicazione del favor rei, possibilità di usufruire parzialmente del cumulo giuridico anche per il ravvedimento operoso e applicazione delle nuove sanzioni alle infrazioni commesse dall’1 settembre 2024.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto tre contributi sulle novità previste dalla bozza di decreto di riforma delle sanzioni tributarie in tema di omesso versamento, omessa dichiarazione e infedele dichiarazione.
Nella versione approvata in via definitiva venerdì scorso, non si rinvengono differenze rispetto a quanto già esposto in questi summenzionati articoli.
Proseguiamo pertanto l’analisi delle tante novità apportate dalla riforma delle Sanzioni Tributarie, che come detto è appena diventata definitiva, già approvata, manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Riforma Sanzioni Tributarie: la versione definitiva
L’intento del legislatore è di abbassare le sanzioni rendendo il sistema repressivo maggiormente armonico con il principio di proporzionalità, ma proprio la esclusione del favor rei (di cui diremo tra poco) renderà vano questo intento, fin quando nello stesso accertamento verranno contestate