Una delle novità del decreto Milleproroghe riguarda il mondo dello sport dilettantistico, la cui fiscalità sembra non trovare pace: introdotta una maggiore tassazione sui premi agli sportivi dilettanti, con una detassazione per importi fino a 300 euro, ritenuti anche esenti da ritenuta. La novità mira a semplificare gli adempimenti per le società sportive, applicando la tassazione solo su importi maggiori, inclusi i premi in natura.
La riforma dello sport ha radicalmente modificato i criteri di tassazione dei premi corrisposti agli sportivi dilettanti.
I criteri di tassazione dei premi corrisposti agli sportivi dilettanti post riforma
Nella sostanza l’onere tributario risulta di fatto incrementato rispetto al periodo pre riforma, ed allora in sede di conversione in legge del decreto Milleproroghe un emendamento ha previsto la detassazione integrale dei premi fino ad un importo massimo pari a 300 euro annui.
La riforma, come detto, ha disciplinato all’art. 36, comma 6 – quater del D.Lgs n. 36/2021 i criteri di tassazione dei premi. Dal 1° luglio scorso si applica una ritenuta a titolo di imposta nella misura del 20 per cento alle somme ve