Il profilo fiscale delle Società Sportive Dilettantistiche è uno degli ambiti più delicati e complessi nella gestione di queste realtà associative, poiché rappresenta un punto di intersezione tra finalità istituzionali, operatività concreta sul territorio e rispetto delle regole tributarie. L’assetto normativo di riferimento si è evoluto negli ultimi anni. In particolare, in questa sede verranno esaminate le modalità attraverso cui le società sportive dilettantistiche possono esercitare la propria attività beneficiando di un regime fiscale agevolato.
SSD: inquadramento civilistico e fiscale
Occorre in premessa ricordare che le Associazioni sportive dilettantistiche (ASD), in caso di esercizio esclusivo o principale di attività non considerate commerciali, sono riconducibili nella categoria degli enti non commerciali.
Diversa considerazione deve essere fatta per le Società sportive dilettantistiche (SSD) le quali, essendo costituite nella forma di società di capitali e cooperative, devono necessariamente collocarsi nella citata lett. a) del comma 1 dell’art. 73 TUIR (vedi anche documento di ricerca Fondazione nazionale commercialisti del 20 marzo 2025).
Pertanto, le SSD costituite e operanti in conformità all’art. 6 e seguenti D.lgs. n. 36/2021, seppur prive degli scopi lucrativi, rappresentano ai fini delle imposte sui redditi degli enti commerciali, con tutte le conseguenze che derivano da tale diversa qualificazione fiscale.
Dunque, si può sintetizzare che:
- trattandosi di enti commerciali non risultano applicabili le norme sulla perdita di tale qualifica stabilite dall’art. 149 del TUIR, infatti, la C.M. n. 18/2018 afferma che:
“le stesse, ancorché non perseguano scopo di lucro, mantengono, dal punto di vista fiscale, la natura commerciale e sono riconducibili, in quanto società di capitali, nell’ambito dei soggetti passivi IRES di cui all’articolo 73, comma 1, lett. a) del Tuir”;
- l’assenza del fine di lucro non incide sulla qualificazione civilistica delle SSD che restano, comunque, enti societari;
- nella determinazione del reddito delle SSD devono quindi applicarsi, in via di principio, le disposizioni del Titolo II, Capo II, del TUIR previste per le società e gli enti commerciali residenti.
Ne consegue che i proventi conseguiti dalle SSD sono fiscalmente rilevanti.
Tuttavia, l’art. 90 L. n. 289/2002 dispone che:
“Le disposizioni della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e successive modificazioni, e le altre disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche si applicano anche alle società sportive dilettantistiche costituite in società di capitali senza fine di lucro”.
Regime agevolativo Legge n. 398/91
La disciplina tributaria consente alle SSD di optare, al ricorrere di specifiche condizioni, per un regime fiscale forfetario estremamente favorevole, introdotto con la Legge 16 dicembre 1991, n. 398.
Tale regime rappresenta il