Analisi delle possibilità di adeguamento presenti nel progetto di Legge di Bilancio per il 2024: grazie al versamento dell’IVA e di un’imposta sostitutiva si potrebbe regolarizzare il magazzino qualora contabilmente incoerente.
La regolarizzazione delle rimanenze iniziali di magazzino nella Legge di Bilancio 2024
La bozza del disegno di legge del bilancio 2024 prevede la possibilità, per i soggetti esercenti attività d’impresa che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio d’esercizio, di procedere alla regolarizzazione delle rimanenze iniziali dei beni di magazzino di cui all’art. 92 del Tuir (più tecnicamente si dovrebbe parlare di giacenze iniziali), relativamente al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.
L’esigenza di consentire l’adeguamento delle rimanenze iniziali di magazzino trova giustificazione dal riscontro di “incoerenze” nel valore dell’indice “rotazione” che, in molti casi, possono essere fatte risalire a comportamenti fiscali anomali.
Tali “incoerenze” sono, peraltro, evidenziate dal software per il calcolo dei ricavi stimati in base in relazione agli Isa-Indici di affidabilità fiscale che, tra l’altro, fornisce indicazioni anche in ordine alla coerenza dei principali indicatori economici che caratterizzano l’attività svolta dal contribuente, rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore che svolgono l’attività con analoghe caratteristiche.
Alcune regole operative
A livello operativo, l’operazione di adeguamento delle rimanenze iniziali di magazzino può trovare esecuzione, mediante:
- l’eliminazione delle rimanenze iniziali di quantit