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Le istruzioni a Redditi 2023 dimenticano il quadro per la dichiarazione integrativa IRAP ultrannuale
Nel contributo di oggi, ci occupiamo del caso della dichiarazione integrativa IRAP ultrannuale. In altre parole, il riferimento è al caso di un contribuente persona fisica che nel corso del 2022 si accorge di un errore (a suo sfavore) commesso in una dichiarazione Irap degli anni precedenti, e la corregge, presentando quindi una integrativa (contraddistinta dunque dal codice “1” nella omonima casella del frontespizio della sezione “Tipo di dichiarazione”), dalla quale emerge un’eccedenza di versamento (o maggior credito).
Dichiarazione integrativa ultrannuale: quando serve?
Come imposto dalla nuova normativa, per riportare in avanti quel credito non occorre presentare ulteriori dichiarazioni integrative per gli anni successivi a quello in cui si riferisce l’errore, bensì occorre limitarsi a “rendicontare”, nel modello dell’anno in cui è stata presentata l’integrativa, l’operazione.
Facciamo un esempio...
Un professionista si accorge nel 2022 che nella dichiarazione Irap per il 2016 ha commesso un errore, che ha determinato un maggior imponibile Irap, sul quale ha quindi pagato un’Irap non dovuta.
Nello stesso anno 2022 presenta quindi la dichiarazione Irap 2017 (per il 2016) integrativa a favore, facendo emergere l’eccedenza di versamento (ossia un credito).
A questo punto, dovrebbe presentare il modello Irap 2023, nella cui sezione XVII, intitolata “Dichiarazione integrativa”, occorre indicare alcune informazioni relative al credito stesso, tra cui la motivazione che l’ha determinato (se frutto di errore contabile o meno).
Il problema della dichiarazione integrativa ultrannuale IRAP
Il problema è che, come noto, la persona fisica nel 2023 non può utilizzare il modello Irap!
Occorre quindi dirottare la ricerca nel modello Redditi 2023, ma in tale modello non c’è traccia di un prospetto che sostituisca questa mancanza.
Insomma, sembra proprio che tale fattispecie sia sfuggita nella redazione del modello Redditi!
Nessun problema, invece, nel caso in cui il contribuente non sia una persona fisica, ma un altro soggetto (società di persone, o di capitali, ad esempio): per essi vale la sezione XVII su menzionata.
E’ sicuramente tardi per immaginare una correzione in corsa del modello Redditi, sicché l’unica ipotesi verosimile è una pronunzia di prassi che riconosca la lacuna e indichi delle modalità con cui acquisire le informazioni dovute (la suddetta sezione XVII), il tutto evitando aggravi di tempo per il contribuente e per il professionista che lo assiste.
Nell'articolo "Dichiarazioni IRAP persone fisiche ultrannuali: come fare?" illustriamo le modalità operative che si consiglia di seguire nelle more di questa eventuale quanto opportuna pronuncia della prassi.
NdR: ma l'abolizione dell'IRAP per le persone fisiche è retroattiva?
A cura di Danilo Sciuto
Giovedì 7 Settembre 2023