La mancata riassunzione del processo dopo il rinvio della Corte di Cassazione configura abuso del processo?

di Isabella Buscema

Pubblicato il 11 aprile 2023

Costituisce abuso del processo la scelta del contribuente di non riassumere il giudizio, all’esito del rinvio disposto dalla Corte di Cassazione innanzi al giudice del gravame?
Quali sono i confini dell’abuso del diritto in ambito processuale?

L'abuso del processo ricorre quando, con violazione dei canoni generali di correttezza e buona fede, nonché dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, si utilizzano strumenti processuali per perseguire finalità eccedenti o deviate rispetto a quelle per le quali l'ordinamento li ha predisposti.

Omettere la riassunzione del giudizio costituisce un comportamento neutro, in nessun modo qualificabile come abusivo e in nessun modo censurabile.

In particolare, l'abuso, se fosse configurabile, sarebbe stato neutralizzato dall'identico abuso commesso dall'Agenzia dato che essa stessa non ha riassunto quel processo.

Tale assunto è stato precisato dalla Suprema Corte con ordinanza n. 36713 del 15 dicembre 2022.

 

Abuso del processo: il caso di Cassazione

abuso del processoIl fisco ha contestato come unica operazione di cessione di ramo d’azienda, ai fini dell’imposizione a registro e in applicazione dell’art. 20 del DPR 131/86 vigente ratione temporis, la sequenza di operazioni con le quali una società farmaceutica aveva dapprima conferito in una newco un ramo d’azienda, attivo nel settore della “ricerca e sviluppo”;