Legge di Bilancio 2023: la definizione agevolata delle irregolarità formali

di Antonino & Attilio Romano

Pubblicato il 17 gennaio 2023

Sanabili tutte le irregolarità che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini IRPEF, IVA e IRAP e sul pagamento di tali tributi, commesse fino al 31 ottobre 2022.
La Legge di Bilancio 2023, ripropone la facoltà di regolarizzare le infrazioni potenzialmente suscettibili di ostacolare l’attività di controllo, mediante il versamento di una somma pari a euro 200 per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni.

Definizione agevolata delle irregolarità formali: ambito soggettivo

definizione agevolata irregolarita formaliLa sanatoria è accessibile a tutti i contribuenti, indipendentemente dalla attività svolta, dal regime contabile adottato e dalla natura giuridica, di regolarizzare infrazioni, inosservanze o omissioni formali, commesse in materia Iva, Irap, imposte dirette e relative addizionali, imposte sostitutive, ritenute alla fonte e crediti d’imposta.

Possono, inoltre, avvalersi della regolarizzazione i sostituti d’imposta, gli intermediari e gli altri soggetti tenuti, ai sensi di specifiche disposizioni, alla comunicazione di dati riguardanti operazioni fiscalmente rilevanti.

 

Irregolarità sanabili

Sotto il profilo oggettivo è possibile definire le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti di natura formale, commesse sino al 31 ottobre 2022, purché le stesse non rilevino sulla determinazione della base imponibile, sulla liquidazione e sul pagamento dell’Iva, dell’Irap, delle imposte dirette e relative addizionali, delle imposte sostitutive, delle ritenute alle fonte e dei crediti d’imposta.

Si tratta di violazioni per le quali il legislatore ha previsto sanzioni amministrative pecuniarie entro limiti minimi e massimi o in misura fissa, non essendoci un omesso, tardivo o errato versamento di un tributo sul quale riproporzionare la sanzione.

Si tratta di inosservanze di formalità ed adempimenti suscettibili di ostacolare l’attività di controllo, anche solo in via potenziale; poiché diversamente le stesse costituirebbero violazioni “meramente formali”[1].

A titolo esemplificativo e non esaustivo la prassi amministrativa[2] in vigenza della sanatoria delle irregolarità formali disposta dall’art. 9, del D.L. 23.10.2018, n. 119, ha individuato alcune fattispecie di infrazioni regolarizzabili.

 

Esempi

FATTISPECIE
NORMATIVA

Presentazione di dichiarazioni annuali redatte non conformemente ai modelli approvati

Art. 8, comma 1, D.Lgs. 18.12.1997, n. 471

Omessa o irregolare presentazione delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute o delle liquidazioni periodiche IVA

Art. 11, comma 2-bis e 2-ter, D.lgs. n. 471 del 1997

Omessa, irregolare o incompleta presentazione degli elenchi Intrastat

Art. 11, comma 4, D.lgs. n. 471 del 1997

Irregolare tenuta e conservazione delle scritture contabili

Art. 9, D.lgs. n. 471 del 1997

Omessa restituzione dei questionari inviati dall’Agenzia o da altri soggetti autorizzati, o la restituzione dei questionari con risposte incompl