Correzione errori contabili: le prospettive dalla Legge di bilancio per il 2023

Errori contabili corretti nel 2022: sui soggetti obbligati è in vista un dietrofront parlamentare.
La norma che prevede la concorrenza alla formazione del reddito della correzione degli errori contabili dovrebbe essere limitata alle sole società che hanno il revisore legale.

correzione errori contabiliIn un precedente e recente contributo dal titolo “La fiscalità della correzione degli errori contabili nel corso del 2022”, abbiamo dato notizia della novità che interessa i bilanci dell’anno 2022, relativamente alla concorrenza alla formazione del reddito della correzione degli errori contabili.

Con la circolare n. 31/2022, pubblicata pochissimi giorni dopo, ossia il 19 dicembre 2022, Assonime è intervenuta sul tema, auspicando una richiesta di chiarimenti sia per l’estensione dell’ambito di applicazione del principio di derivazione rafforzata anche alle micro-imprese che optino per la redazione del bilancio in forma ordinaria, sia per la rilevanza fiscale delle poste contabili generate dal processo di correzione degli errori contabili.

E’ stato correttamente evidenziato come la disciplina si presti ad arbitraggi (uno dei quali individuato dal contributo succitato per le società con esercizio a cavallo) nelle imprese che non hanno il controllo legale dei conti e, dunque, non sono sottoposte ad un sistema di controllo degli errori e della loro corretta e tempestiva correzione.

Legge di Bilancio per il 2023 e novità sulla correzione degli errori contabili

Con una curiosa coincidenza, il Disegno di Legge di bilancio 2023 interviene sulla disposizione in esame e, in particolare, sul suo ambito soggettivo di applicazione, stabilendo – con una modifica in vigore anche essa dal giugno 2022 – che la semplificazione “sussistendo gli altri presupposti, opera soltanto per i soggetti che sottopongono il proprio bilancio d’esercizio a revisione legale dei conti”.

Nessun ulteriore commento nella Relazione tecnica al Disegno di Legge di bilancio 2023 .

D’altronde, occorre anche sottolineare come le medie e grandi imprese che intrattengono rapporti con numerosi clienti e fornitori commettono frequenti errori nell’individuazione dei ricavi e dei costi di importo poco rilevante, con la conseguenza di dover procedere a continue dichiarazioni integrative.

Posto che la finalità della norma istitutiva della novità (ossia il DL n. 73/2022) è di consentire anche ai soggetti di minori dimensioni di accedere alla derivazione rafforzata quando il bilancio è redatto con regole analoghe a quelle che consentono alle altre imprese di avvalersi di tale principio, questa modifica normativa, per fortuna ancora a livello embrionale, riduce nettamente la platea degli utilizzatori.

 NDR. Per un maggior approfondimento leggi: La correzione degli errori contabili rileva anche ai fini delle imposte sui redditi

A cura di Danilo Sciuto

Giovedì 22 Dicembre 2022