Punteggio ISA: la valutazione pluriennale dell’affidabilità del contribuente

Tra le novità che emergono nel Decreto Semplificazioni in tema di ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale), segnaliamo la valutazione dell’affidabilità del contribuente in base a più periodi d’imposta, in grado di fornire dati maggiormente indicativi di affidabilità.

ISA: le novità dal decreto Semplificazioni

punteggio isa valutazione pluriennaleIl D.L. n. 73/2022 (noto come decreto Semplificazioni), appena convertito in legge, interviene anche in tema di ISA.

Dato il perdurare delle criticità del quadro economico, sono estese al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 le misure straordinarie, già previste con riferimento al 2020 e al 2021, volte a tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica sugli ISA (attraverso l’introduzione di appositi strumenti correttivi, analogamente a quanto effettuato negli ultimi due anni con i DM 29 aprile 2022 e 30 aprile 2021) e a introdurre specifiche cause di esclusione.

Per completezza, segnaliamo il differimento dei termini per l’approvazione degli ISA e delle rispettive integrazioni, che dovranno essere approvati entro il mese di marzo dell’anno successivo (non più entro il 31 dicembre del periodo d’imposta per il quale sono applicati), mentre le modifiche necessarie a tenere conto di situazioni di natura straordinaria dovranno essere approvate entro il mese di aprile dell’anno successivo, anziché entro il mese di febbraio.

 

I controlli fiscali pluriennali

L’aspetto decisamente più interessante riguarda il profilo dei controlli fiscali.

L’obiettivo dichiarato è infatti quello di valutare l’affidabilità del contribuente tenendo conto di più periodi d’imposta, e questo non può che essere di buon viatico per evitare che il punteggio annuale restituisca all’agenzia un quadro falso della situazione del contribuente.

In tale ottica, il livello di affidabilità fiscale derivante dall’applicazione degli indici, nonché le informazioni presenti nell’Archivio dei rapporti finanziari dell’Anagrafe tributaria, sono considerate tenendo conto per il periodo di imposta:

  • 2018, anche del livello di affidabilità fiscale derivante dall’applicazione degli ISA per il periodo 2019;
     
  • 2020, anche del livello di affidabilità fiscale più elevato derivante dall’applicazione degli ISA per i precedenti periodi d’imposta 2018 e 2019;
     
  • 2021, anche del livello di affidabilità fiscale più elevato derivante dall’applicazione degli indici per i periodi 2019 e 2020;
     
  • 2022, anche del livello di affidabilità fiscale più elevato derivante dall’applicazione degli indici per i periodi 2020 e 2021.

Ci sembra assai opportuno concludere ricordando che la C.M. n. 16/2020 (al paragrafo 7.1) ha già avuto modo di precisare che, qualora i punteggi ISA 2018 e 2019 “facessero emergere un punteggio indicativo di una sostanziale affidabilità del contribuente, porteranno a ritenere di scarso interesse la posizione del contribuente ai fini dell’analisi del rischio di evasione fiscale”.

 

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A cura di Danilo Sciuto

Venerdì 5 agosto 2022