Il Ministero fa dietrofront sulla decisione di non escludere da ISA tutti i contribuenti che hanno aperto la partita iva dall’1 gennaio 2019…
Esaminiamo tutte le novità approvate con l’ultimo decreto.
Il 13 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MEF del 29 aprile 2022. Tale decreto, oltre alla nota approvazione delle modifiche ai 175 indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), applicabili al periodo d’imposta 2021, presenta al suo articolo 8 una significativa novità. In relazione alle cause di esclusione, tenuto conto degli orientamenti della Commissione di esperti, il Ministero ha deciso di estendere l’inapplicabilità degli Isa a tutti i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, indipendentemente dall’aver subito una contrazione dei ricavi nel 2021 (circostanza auspicata in questo intervento di febbraio dal titolo “Gli ISA 2022 per l’anno 2021: cause di esclusione”).
Le nuove cause di esclusione 2022
Vediamo quindi di riepilogare tutte le nuove cause di esclusione introdotte con i decreti targati 2022, ed essenzialmente legate alla influenza del periodo pandemico.
Una prima categoria è costituita da coloro i quali hanno subito una diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021, rispetto al periodo d’imposta 2019.
Altro gruppo è composto da contribuenti che esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate dai codici attività riportati nell’allegato alle istruzioni per la compilazione dei modelli Isa (si tratta, nel complesso, di 29 codici attività appartenenti a 9 settori Isa che hanno subito maggiormente, nel complesso, gli effetti della crisi provocata dal Covid19).
All’interno di tale elenco, compaiono attività quali, ad esempio, quella di trasporto con taxi, delle agenzie di viaggio, delle discoteche e sale da ballo, dei cinema, delle palestre e delle piscine.
Infine, come anticipato, i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019.
In tutti questi casi sarà possibile utilizzare quindi il codice di esclusione specifico, da esporre sul modello Redditi 2022 per essere esclusi dall’applicazione degli indici, ma il modello ISA, in questi casi, dovrà essere ugualmente compilato e allegato al modello Redditi 2022.
Le ulteriori novità del decreto
Per completezza, segnaliamo infine che il decreto appena pubblicato contiene, oltre all’individuazione delle nuove cause di esclusione, anche gli interventi su cui la Commissione degli esperti ha dato parere favorevole lo scorso 7 aprile, ovvero:
- l’introduzione di correttivi in relazione al solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021, al fine di tenere conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguenti all’emergenza sanitaria;
- l’individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale e delle misure di ciclo settoriale al fine di tener conto, nel primo caso, di situazioni di differenti vantaggi, ovvero, svantaggi competitivi, in relazione alla collocazione territoriale, nel secondo caso, degli effetti dell’andamento congiunturale;
- le altre modifiche rese necessarie al fine di tenere conto dell’istituzione, modifica o ridenominazione di alcuni comuni o provincie, avvenute nel corso del 2021.
NdR: Potrebbe interessarti anche…Cause di esclusione ISA: check list prima dell’invio dei modelli Redditi
A cura di Danilo Sciuto
Mercoledì 18 maggio 2022