Sussiste la nullità dell’accertamento del reddito di partecipazione del socio, derivata dall’annullamento dell’accertamento della società a ristretta base partecipativa?
Accertamento societario: effetti sui soci dell’annullamento dell’accertamento IRPEF con sentenza passata in giudicato
In tema di accertamento dell’IRPEF, la validità dell’avviso in ordine a ricavi non contabilizzati, emesso a carico di società di capitali a ristretta base partecipativa, costituisce presupposto indefettibile per legittimare la presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati, con la conseguenza che l’annullamento dello stesso con sentenza passata in giudicato per vizi attinenti al merito della pretesa tributaria, avendo carattere pregiudicante, determina l’illegittimità dell’avviso di accertamento, notificato al singolo socio, che ipotizzi la percezione di maggiori utili societari.
Tale carattere pregiudicante non si rinviene, invece, nelle ipotesi di annullamento per vizi del procedimento (nella specie per inesistenza della notifica e per errata intestazione dell’avviso), le quali danno luogo ad un giudicato formale, e non sostanziale, difettando una pronuncia che revochi in dubbio l’accertamento sulla pretesa erariale.
Nella specie, il giudicato avente carattere pregiudicante attiene proprio al merito della pretesa tributaria.
Tale assunto è stato statuito dalla Corte di Cassazione.
Un caso di accertamento notificato al socio di società di capitali a ristretta base
Il fisco ha notificato ad un socio di una società di capitale, a ristretta base partecipativa, un avviso di accertamento ai fini IRPEF per il maggior reddito di partecipazione.
I giudici di merito tributari hanno annullato il predetto accertamento a carico del socio poiché l’avviso di accertamento a carico della società di capitale, riguardante il reddito di impresa per lo stesso anno 2004, era stato annullato dal giudice di primo grado.
Il fisco, con il ricorso in cassazione, ha censurato la sentenza di gravame. atteso che una volta accertati utili extrabilancio, la ristretta base azionaria, costituisce presunzione semplice idonea, anche di per sé sola, a far ritenere l’attribuzione pro quota ai soci.
Il parere della Cassazione
Gli Ermellini, con la pronuncia citata, hanno ritenuto infondato il ricorso in cassazione del fisco sulla base delle seguenti articolate argomentazioni.
Nel caso di specie, gli accertamenti a carico della società di capitale ai fini delle imposte dirette, Irap ed iva sono stati annullati con sentenze