Commercio internazionale: dal 1° gennaio al via la nuova classificazione doganale dei prodotti

Dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la nuova classificazione doganale dell’Unione europea, che è alla base di tutti gli scambi internazionali di beni, sia in esportazione che in importazione.
Le aziende e gli operatori dovranno rapidamente adeguarsi alle importanti novità, che sono oltre 760.
Di fondamentale importanza verificare la correttezza delle voci doganali utilizzate per gli scambi commerciali internazionali.
Significativi cambiamenti interessano le merci di ultima generazione e per la prima volta viene dedicata una particolare attenzione ai temi del riciclo e della sostenibilità ambientale.

Classificazione doganale: la revisione del Sistema Armonizzato

nuova classificazione doganaleIl regolamento di esecuzione (UE) 12 ottobre 2021, n. 2021/1832 della Commissione europea, pubblicato lo scorso 29 novembre, ha introdotto numerose novità in tema di classificazione doganale.

Oltre all’aggiornamento annuale della Nomenclatura Combinata e della Taric, il legislatore europeo ha recepito le significative modifiche introdotte dall’Organizzazione mondiale delle dogane (WCO) con la revisione del Sistema Armonizzato 2022.

La Commissione europea ha avviato un importante aggiornamento dei codici di classifica doganale, apportando 351 aggiornamenti a livello del SA e 760 nella Nomenclatura Combinata.

La classificazione tariffaria delle merci si adegua all’evoluzione e alle nuove esigenze degli scambi commerciali, tenendo conto dello sviluppo tecnico e del continuo aggiornamento dei prodotti.

La revisione tiene conto del progresso tecnologico (capitolo 85), attribuendo nuove voci tariffarie a prodotti di ultima generazione quali robot industriali, smartphone, droni, stampanti in 3D e pannelli per schermi piatti.

Gli aggiornamenti, inoltre, hanno coinvolto i prodotti per la chimica organica, nonché, con una particolare attenzione per la salute, i prodotti del tabacco di nuova generazione e le sigarette elettroniche, classificati in voci e sottovoci diverse a seconda della natura delle emissioni prodotte (capitolo 24).

Ulteriori cambiamenti riguardano il settore agroalimentare e le preparazioni alimentari.

Gli insetti, per esempio, entrano a far parte del capitolo sulle preparazioni alimentari (capitolo 16).

Grazie all’aggiornamento dei nuovi codici, viene inoltre prevista la possibilità di tracciare a livello internazionale la differenza tra olio vergine e extravergine di oliva (capitolo 15).

Tra le novità, particolare attenzione è dedicata ai rifiuti elettrici ed elettronici, con una nuova sensibilità sui temi del riciclo e della sostenibilità ambientale (voce 8549).

Al fine di monitorare l’impatto climatico e tutelare la sostenibilità ambientale, sono stati introdotti nuovi codici doganali per i gas fluorurati a effetto serra e per gli eventuali prodotti che li contengono.

Si segnalano, inoltre, i nuovi codici tariffari per le cabine di sicurezza biologica (voce 8414), per gli scaldacqua solari (voce 8419) e generatori fotovoltaici (8501).

Importanti aggiornamenti riguardano anche il settore medicale, attraverso, per esempio, la nuova classificazione prevista per i guanti a uso medico e chirurgico (capitolo 49), il settore diagnostico, chimico (capitolo 29) e i prodotti dual use.

E invero, sono state create numerose sottovoci per i beni a duplice impiego che potrebbero essere utilizzati per un uso non autorizzato, come i materiali radioattivi e gli articoli necessari per la costruzione di dispositivi esplosivi improvvisati, come i detonatori (capitolo 36).

Gli emendamenti al SA non si limitano solo a creare nuove disposizioni specifiche per vari prodotti, ma hanno previsto anche l’eliminazione di alcune voci doganali, tenendo conto dell’evoluzione degli scambi commerciali.

È il caso, per esempio, delle fotocamere digitali (voce 8525), adesso classificate in base ai fotogrammi per nano secondo, alla radiazione degli schermi e alla visione notturna.

Un ulteriore aggiornamento riguarda i circhi ambulanti e le giostre, per le quali la nuova classificazione prevede sottovoci più specifiche, come le montagne russe, i caroselli, gli autoscontri, le giostre acquatiche e altre attrazioni da fiera (sottovoci 950821-950840).

 

L’importanza della classificazione doganale

Per le imprese che operano nel commercio internazionale è indispensabile saper individuare la corretta classificazione doganale dei prodotti.

La necessità di definire e catalogare le merci sulla base di una nomenclatura predefinita sorge, in primo luogo, per consentire l’individuazione delle merci che attraversano le frontiere e per identificare tutti gli adempimenti a esse connessi.

L’esatto inquadramento dei prodotti oggetto di importazione consente, inoltre, di verificare eventuali divieti o contingenti, limitazioni alle esportazioni, statistiche internazionali, le regole di origine applicabili ed eventuali agevolazioni o esenzioni daziarie e fiscali.

La classifica è anche uno degli elementi fondamentali della dichiarazione doganale, in quanto consente di identificare ogni prodotto con uno specifico codice numerico.

Conoscere i principi, il funzionamento e la struttura della classifica doganale e del commercio internazionale rappresenta, quindi, un aspetto di grande interesse anche per i professionisti che assistono le imprese che esportano verso Paesi esteri, così come per le imprese che importano materie e prodotti extraeuropei.

 

Come nasce l’esigenza di una classificazione comune?

A livello doganale, ogni singolo bene è identificato tramite uno specifico codice numerico, che tiene conto delle caratteristiche essenziali, della funzione e del suo utilizzo.

Nel 1973, con l’obiettivo di creare un sistema di classificazione delle merci armonizzato a livello internazionale, la World Customs Organization – WCO (Organizzazione mondiale delle dogane) ha introdotto la Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e codificazione delle merci, ratificata dalla Comunità europea con la decisione del Consiglio del 7 aprile 1987.

Il Sistema Armonizzato – SA (Harmonized System – HS) è oggi utilizzato in più di 200 Paesi ed economie del mondo e ricopre oltre il 98% delle merci nel commercio internazionale.

A ciascun prodotto è attribuito un codice specifico di sei cifre volto ad identificare il prodotto: le prime due cifre individuano il capitolo, la terza e la quarta rappresentano la voce doganale e le ultime due cifre individuano la sottovoce doganale.

Il Sistema armonizzato, pertanto, prevede una struttura tale da consentire coerenza e uniformità tra le voci e da ottenere l’identificazione puntuale di ogni prodotto.

Per far fronte all’elevato grado di complessità merceologico dei Paesi altamente industrializzati, l’Unione europea ha affiancato al sistema SA un ulteriore strumento di classificazione doganale: la Nomenclatura Combinata (NC).

Attraverso l’inserimento di ulteriori due cifre alle sei già previste dal Sistema armonizzato, la Nomenclatura Combinata fornisce un elenco più dettagliato rispetto a quanto già previsto dal Sistema armonizzato.

La Commissione europea ha introdotto, inoltre, una tariffa integrata dell’Unione Europea (Taric) che individua due ulteriori cifre (nona e decima) nel codice identificativo di ciascuno prodotto.

La Taric assicura l’applicazione uniforme della classificazione e stabilisce, per ogni categoria merceologica, l’ammontare dei diritti doganali e dei prelievi corrispondenti, sulla base dei regolamenti comunitari cui la merce è soggetta.

Grazie alla NC e alla Taric, gli operatori possono individuare facilmente l’aliquota daziaria cui il prodotto è sottoposto e il regime doganale e fiscale ad esso attribuito.

 

Strumenti utili per la corretta classificazione dei prodotti

Per prepararsi alla nuova classificazione doganale le aziende e gli operatori dovranno adeguare le procedure doganali alle recenti modifiche ai codici di Nomenclatura Combinata, verificando la correttezza delle voci doganali utilizzate, anche al fine di prevenire eventuali contestazioni o sanzioni da parte dell’Amministrazione doganale.

Al fine di agevolare gli operatori sulla corretta applicazione delle voci doganali, è stato sviluppato con il supporto dell’Organizzazione mondiale delle dogane (WCO), il motore di ricerca HS Tracker che illustra le modifiche intervenute nel SA e le motivazioni in merito agli aggiornamenti effettuati.

Anche l’Agenzia delle dogane ha messo a disposizione degli operatori un elenco delle principali novità del nuovo Sistema Armonizzato, consultabile sul Portale ADM (TAR n. 2021-071).

 

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A cura di Avv. Sara Armella e Dott. Tatiana Salvi

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