La proroga per la conservazione delle e-fatture 2019 nel Decreto Sostegni

Allo scopo di andare incontro agli operatori del settore, oberati dalla gestione dei molteplici adempimenti legati al momento di crisi da Covid, il MEF rende nota la proroga per la conservazione delle fatture elettroniche dell’anno 2019.

Prorogati i termini di conservazione delle fatture elettroniche

decreto sostegni conservazione fatture elettronicheE’ stata concessa la proroga dei termini per la conservazione delle fatture elettroniche relative all’anno 2019 (Decreto Sostegni,  DL n. 41/2021, articolo 5 comma 16).

La scadenza per la conservazione delle fatture elettroniche dell’anno 2019 sarebbe stato lo scorso 10 marzo.

Vengono così accolte le richieste degli operatori del settore impegnati nella gestione dei numerosi adempimenti connessi alle misure straordinarie varate dal Governo per far fronte alla grave crisi economico-sociale causata dalla pandemia che si sono aggiunti alle scadenze ordinariamente previste dal nostro sistema tributario.

Sono stati così riconosciuti agli operatori ulteriori tre mesi per portare in conservazione sostitutiva le fatture elettroniche del 2019.

La proroga tiene conto del fatto che l’adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto l’obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1° gennaio 2019, per cui è la prima volta che occorre procedere alla conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute nel periodo d’imposta.

Pertanto i contribuenti potranno conservare le fatture elettroniche relative all’anno 2019 entro il 10 giugno 2021.

Si ricorda quanto stabilito dall’art. 3, comma 3, D.M. 17 giugno 2014: tale adempimento deve avvenire entro il terzo mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Di conseguenza, dato che la dichiarazione dei redditi relativa al 2019 doveva essere presentata entro il 10 dicembre 2020 (proroga rispetto al termine ordinario del 30 novembre, disposta da D.L. n. 157/2020 – decreto Ristori quater), la conservazione delle fatture elettroniche sarebbe dovuta avvenire entro il 10 marzo 2021.

 

Ma in che cosa consiste il processo di conservazione delle fatture elettroniche?

La conservazione delle fatture elettroniche può avvenire esclusivamente seguendo le regole dettate da quanto disposto tra il D.P.C.M. 3 dicembre 2013 e il D.M. 17 giugno 2014.

Più semplicemente i documenti informatici rilevanti ai fini fiscali devono avere le caratteristiche dell’immodificabilità, dell’integrità, dell’autenticità e della leggibilità e possono essere conservati in uno dei vari formati previsti dal D.P.C.M. (PDF – PDF/A; TIFF; JPG; Office Open XML (OOXML); Open Document Format; XML; TXT; Formati Messaggi di posta elettronica).

Il processo di conservazione elettronica a norma è fornito sia da operatori privati che devono essere ovviamente certificati e sia dall’Agenzia delle Entrate che mette gratuitamente a disposizione un servizio di conservazione elettronica a norma per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio. 

 

Come si accede al servizio di conservazione dell’Agenzia delle Entrate?

Per accedere al servizio gratuito di conservazione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate è sufficiente entrare nell’apposita “Area riservata” del portale “Fatture e Corrispettivi”, previa la sottoscrizione di un accordo di servizio di durata triennale per la conservazione sostitutiva delle fatture.

 Nello specifico:

  • selezionando il link “Fatturazione elettronica e Conservazione” nella home page del portale “Fatture e Corrispettivi” è possibile attivare il servizio gratuito di conservazione elettronica;
     
  • cliccando sul link “Accedi alla sezione conservazione” si accede alla pagina che consente di prendere visione del Manuale del servizio di Conservazione, nel quale sono descritte tutte le caratteristiche tecniche del processo di conservazione eseguito sulle fatture e dell’Accordo di servizio: selezionando le due caselle presenti nella pagina, il servizio si attiverà e dal quel momento in poi tutte le fatture elettroniche emesse e ricevute attraverso il Sistema di Interscambio saranno portate automaticamente in conservazione elettronica.

decreto sostegni conservazione fatture elettroniche

Le fatture elettroniche saranno conservate per 15 anni dalla data di avvio del processo di conservazione, anche in caso di mancato rinnovo, recesso o risoluzione, qualora non ne sia stata richiesta la restituzione completa.

È molto importante ricordare per non rischiare di non portare tutte le fatture in conservazione, che per le fatture antecedenti alla data di adesione al servizio di conservazione dell’Agenzia delle Entrate sarà necessario caricare le fatture manualmente sempre all’interno dell’area “Conservazione” in quanto l’Agenzia delle Entrate fa valere l’accordo di servizio e quindi di conservazione dalla data di adesione al servizio.

Quindi tali fatture dovranno essere prima scaricate nel proprio pc (se non sono già state scaricate), per poi poterle caricare in conservazione all’interno della sezione dell’Agenzia delle Entrate dedicata alla conservazione fino alla data d’inizio d’adesione al servizio con l’AdE.

Vista la proroga e quindi il maggior tempo per procedere con tale adempimento, si consiglia di verificare con la casa di software che Vi fornisce i servizi di fatturazione se la conservazione con i loro sistemi possa essere molto più agevole e veloce rispetto a quella dell’Agenzia delle Entrate.

 

Fonte: MEF comunicato stampa del 13 marzo 2021

 

Sull’argomento abbiamo pubblicato anche:

Conservazione fatture elettroniche e certificazioni uniche: ecco la proroga in arrivo – Diario Quotidiano del 16 Marzo 2021

Scadenza conservazione fatture elettroniche 2019: necessaria proroga

 

A cura di Francesco Costa

Venerdì 26 marzo 2021

 

Questo intervento è tratto dalla circolare settimanale di CommercialistaTelematico…

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