Qual è l'approccio difensivo corretto per gli atti che sono in fase di notifica e che hanno fruito della proroga? Vi sono possibili vizi di legittimità?
Accertamenti 2021: i controlli necessari per evidenziare eventuali vizi di legittimità degli atti
La ripresa delle attività di accertamento dell’Agenzia delle entrate impone al professionista un approccio diverso nei confronti degli atti impositivi di prossima notifica, in ragione delle note vicende che, di fatto, hanno portato alla sospensione di pressoché qualsivoglia attività ormai da un anno a questa parte.
È opportuno ricordare che, nonostante il decreto-legge n. 34/2020 abbia previsto la nota “scissione” tra emissione e notifica per i soli atti i cui termini di decadenza ricadevano nel periodo 8 marzo – 31 dicembre 2020, in via “interpretativa” è stata disposta la notifica anche degli atti impositivi concernenti altri periodi d’imposta, sebbene per questi ultimi non trovi applicazione la detta “scissione”.
Pertanto, per gli avvisi di accertamento che fruiscono della “proroga” per la notifica dal 1° marzo scorso sino al 28 febbraio 2022, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta del periodo d’imposta 2015, è bene adottare un “protocollo di check-up rapido” per riscontrare prontamente eventuali vizi di legittimità.
Gli elementi da verificare immediatamente sono:
- il rispetto del termine di “emissione” dell’atto;
- l’idonea sottoscrizione dell’atto;
- la compatibilità dell’atto con il “contraddittorio preventivo”.
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