La Legge di Bilancio 2021 è intervenuta anche con riguardo alle tutele per i lavoratori fragili, estendendo la possibilità di equiparare la permanenza domiciliare e la sorveglianza attiva alla degenza ospedaliera (norma contenuta nel Decreto Cura Italia) fino al 28 febbraio 2021. Non è però tutto, in quanto tra le novità rientrano anche la questione dello smart-working e della formazione a distanza.
Le tutele per lavoratori fragili: premessa
Il bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2021, ossia la Legge n. 178 del 30 dicembre 2020, ha apportato delle modifiche normative riguardanti il sistema di tutele di cui all’articolo 26 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito con modificazioni con la Legge n. 27 del 24 aprile 2020. L’articolo 26 riguarda in particolar modo i lavoratori sottoposti a provvedimenti di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, così come di quei soggetti ritenuti particolarmente a rischio per specifiche patologie, i cosiddetti “lavoratori fragili”.
In merito a tale argomento – già prima dell’introduzione delle nuove norme ad opera della Legge di Bilancio 2021 – il precedente Messaggio INPS n. 2584 del 24 giugno 2020 aveva specificato