Il bonus ISCRO è un sostegno per i lavoratori autonomi introdotto sperimentalmente per il triennio 2021-2023 e reso stabile dal 1° gennaio 2024, con nuove regole e requisiti. Questo beneficio offre un aiuto economico per chi abbia subìto cali di reddito, con importi che variano in base al reddito precedente. Scopriamo le modalità di accesso, le condizioni, e cosa è cambiato dopo l’approvazione del decreto Coesione 2024.
La misura ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021-2023, dalla legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 386-400, della Legge 178/2020) ed è stata resa stabile dal 1° gennaio scorso dalla legge di Bilancio 2024 (Legge 213/2023) che ne ha anche modificato alcune regole.
Nota: l’indennità ISCRO è un beneficio concesso a favore dei lavoratori autonomi che hanno subìto cali di reddito.
Bonus ISCRO: regole generali e novità del Decreto Coesione
Il bonus ISCRO è stato introdotto dall’articolo 1, commi 386-400, della legge n. 178/2020 al fine di destinare un aiuto alla categoria dei soggetti iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.
Soggetti che hanno diritto all’indennità
L’indennità ISCRO spetta ai lavoratori autonomi che posseggono congiuntamente i seguenti requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme