ISCRO 2023: canali aperti per la presentazione della domanda

Anche per quest’anno è possibile fare domanda – per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS – dell’indennità definita ISCRO: i servizi telematici sono attivi dall’8 maggio e saranno chiusi il 31 ottobre 2023.
Riepiloghiamo chi e a quali condizioni si può fare domanda.

ISCRO 2023: aspetti generali

iscro 2023 domandeLa Legge di Bilancio 2021, L. n. 178/2020, prevede all’articolo 1, commi 386-400, un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa – ISCRO, che viene introdotta in via sperimentale per il triennio 2021/2023.

Tale indennità è riservata agli iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della L. n. 335/1995 che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 53, comma 1, del TUIR.

Le istruzioni operative riguardo a tale indennità sono state fornite con la Circolare n. 94 del 30 giugno 2021, ma sull’argomento ritorna ora l’INPS che riepiloga le condizioni per accedere a tale indennità per l’anno 2023, ultimo anno di attivazione sperimentale di tale misura.

 

Chi può usufruirne

Come specificato dall’Inps, l’indennità ISCRO può essere fruita dai potenziali beneficiari solamente se presentano domanda in via telematica all’Istituto Previdenziale entro il 31 ottobre dell’anno di riferimento, utilizzando i canali messi a disposizione sia dall’Istituto medesimo che dai Patronati.

Il nuovo Messaggio INPS si è reso necessario per sottolineare che a partire dall’8 maggio 2023 è possibile presentare la domanda di indennità per l’anno 2023, e che quindi sarà nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande ISCRO accedendo al portale istituzionale dell’Inps, che rimarrà attivo fino al 31 ottobre 2023, termine ultimo per la presentazione della domanda per l’anno in corso.

Sarà possibile presentare la domanda seguendo il percorso: “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto (www.inps.it), digitando il titolo della sezione nel motore di ricerca oppure seguendo il percorso “Sostegni, sussidi ed indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”; una volta autenticati, sarà necessario selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO).

Per accedere alla domanda è necessario autenticarsi sul sito dell’Inps avvalendosi dello SPID, della Carta d’Identità Elettronica oppure della Carta Nazionale dei Servizi; in alternativa sarà possibile rivolgersi al Contact Center Integrato o anche agli Istituti di Patronato.

 

Condizioni di accesso alla domanda di ISCRO 2023

Come ribadito dall’Istituto previdenziale, l’accesso alla domanda di ISCRO potrà essere effettuata solamente una volta all’interno del triennio, per cui, coloro che hanno già fruito di tale prestazione per l’anno 2021 o per l’anno 2022, non potranno accedere all’indennità medesima per l’anno 2023.

Se le domande verranno comunque presentate, esse verranno comunque rigettate da parte dell’Istituto Previdenziale.

Quanto detto vale anche nel caso in cui il soggetto per l’anno 2021/2022 non abbia beneficiato di tutte le sei mensilità legislativamente previste: non sarà in ogni caso possibile accedere alla domanda.

Sarà possibile accedere per l’anno 2023 solamente per coloro che non hanno presentato domanda per l’anno 2021 o 2022 oppure da parte di coloro che pur avendo presentato domanda nelle precedenti annualità, non hanno avuto accesso alla prestazione in quanto respinta o revocata all’origine.

 

Quando può essere richiesta

Ma quando si può richiedere?

Tale indennità può essere richiesta da parte dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della L. n. 335/1995 che siano liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi o società semplici, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti o professioni.

Tale indennità è riconosciuta solamente se tali soggetti possono far valere congiuntamente alcuni requisiti, ossia:

  • non essere titolari di trattamenti pensionistici e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
     
  • non essere beneficiari di Reddito di Cittadinanza;
     
  • avere prodotto un reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori rispetto a quello di presentazione della domanda;
     
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 euro;
     
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
     
  • essere titolari di Partita Iva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, sempre per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla Gestione previdenziale in oggetto.

 

Importi dell’indennità

Tale indennità permette di ottenere il 25% su base semestrale dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e trasmesso all’INPS alla data di presentazione della domanda.

Ciò significa che se l’ultimo reddito annuo certificato avrà un valore pari a 6.000 euro, esso viene diviso per due e moltiplicato per il 25% ottenendo un importo di 750 euro, che sarà il valore della prestazione ISCRO per sei mesi.

Ad ogni modo, la prestazione non potrà avere importo mensile inferiore a 250 euro e importo superiore a 800 euro. Tali importi sono però annualmente rivalutati da parte dell’INPS tenendo conto dell’indice Istat dei prezzi al consumo.

Infine si segnala che l’ISCRO non comporta accredito di contribuzione figurativa né tantomeno concorre alla formazione del reddito imponibile.

 

Fonte: Messaggio INPS n. 1636 del 5 maggio 2023.

 

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A cura di Antonella Madia

Martedì 23 maggio 2023