ISCRO: le regole per la formazione e l’aggiornamento personale

Ecco le regole operative per l’accesso a percorsi di formazione e riqualificazione professionale a favore dei soggetti beneficiari di ISCRO, ossia l’indennità sperimentale prevista in favore dei lavoratori autonomi iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS (cd. professionisti senza cassa).
Alla predisposizione dei percorsi dovranno provvedere Regioni e Province autonome.

iscro formazione aggiornamentoL’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), è una misura prevista dal 2021 al 2023 in maniera sperimentale da parte della Legge di Bilancio 2021 nei confronti dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS in via esclusiva (ossia per i professionisti cosiddetti “senza cassa”). Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle regole di aggiornamento professionale per i soggetti destinatari dell’ISCRO viene effettivamente resa operativa l’indennità, allo scopo di garantire tramite la formazione e l’aggiornamento un aumento delle competenze e professionalità per potersi rimettere in gioco nella propria attività di lavoro autonomo.

 

ISCRO: caratteristiche e condizioni

Come noto l’ISCRO può essere concessa nei confronti dei lavoratori autonomi senza cassa, ossia coloro i quali siano iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata INPS.

Al fine di poter essere ammessi alla percezione dell’indennità, tali soggetti inoltre:

  • non devono percepire il reddito di cittadinanza;

  • devono avere dichiarato nell’anno precedente la presentazione della domanda un reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi della stessa specie conseguiti nei tre anni precedenti;

  • nell’anno precedente la presentazione della domanda devono aver avuto un reddito inferiore a 8.145 €;

  • devono essere in regola con gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali obbligatori;

  • devono possedere la titolarità della Partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.

Se sussistono tutte queste condizioni, il soggetto potrà accedere all’ISCRO, che – lo si ricorda nuovamente – è una misura prevista in via esclusivamente sperimentale nel triennio 2021/2023.

A tali soggetti spetta un’indennità pari al 25% dell’ultimo reddito denunciato all’Agenzia delle Entrate, e potrà essere compresa tra un minimo di 250 € ed un massimo di 800 €, per un periodo massimo di sei mesi.

Tale importo non concorrerà alla formazione del reddito imponibile.

La presentazione della domanda dovrà essere effettuata, per l’anno in corso, tra il 1° maggio e il 31 ottobre 2022.

 

DM 24 marzo 2022: ISCRO e partecipazione a percorsi di formazione e aggiornamento professionali

Con il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 24 marzo 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2022, vengono fornite specifiche istruzioni necessarie per usufruire dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa ISCRO, che comporta anche una partecipazione a percorsi di aggiornamento professionali, i quali ai sensi del D.M. citato devono rispondere ai seguenti criteri:

  1. mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento;

  2. acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.

 

Il ruolo di Regioni e Province autonome nell’attivazione di percorsi formativi e di riqualificazione

I percorsi di aggiornamento professionale dovranno essere definiti da parte di Regioni e Province autonome, le quali nell’ambito della propria offerta formativa dovranno effettuare anche accordi con associazioni professionali individuando i requisiti per la validità dei percorsi ai fini dell’assolvimento dell’impegno formativo e della spendibilità degli apprendimenti acquisiti nel rispetto della normativa vigente inerente il sistema nazionale di certificazione delle competenze.

In particolare, le modalità attuative adottate da Regioni e Province autonome dovranno essere comunicate all’ANPAL.

All’interno dei propri portali istituzionali e per settore economico-professionale, le Regioni e le Province autonome dovranno rendere consultabili i percorsi di aggiornamento professionale effettivamente disponibili, mettendo a disposizione un’area dedicata per consultare il catalogo e iscriversi alle iniziative di interesse.

ANPAL, coadiuvata da Regioni e Province autonome, dovrà definire elementi informativi e procedure per il conferimento dei dati al fine di rendere disponibili alla rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro i percorsi di aggiornamento professionale predisposti.

Come noto, la domanda di ISCRO presentata all’Istituto Previdenziale è da considerarsi come una dichiarazione di immediata disponibilità, ed essa è trasmessa ad ANPAL ai fini dell’inserimento all’interno del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro; i beneficiari di ISCRO, trascorsi 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, dovranno contattare i centri per l’impiego secondo le specifiche modalità definite da Regioni e Province autonome, o in mancanza, sono convocati da parte del medesimo centro per l’impiego entro 90 giorni dalla data suddetta per stipulare il patto di servizio personalizzato di cui al D.Lgs. n. 150/2015.

Si ricorda infine che le iniziative di formazione che verranno predisposte saranno monitorate da parte di ANPAL, anche ai fini della registrazione all’interno del fascicolo elettronico del lavoratore di cui all’articolo 14 del D.Lgs. n. 150/2015.

 

NDR. Ricordiamo che è possibile inviare domanda per l’ISCRO dall’1 Maggio scorso

 

A cura di Antonella Madia

Martedì 5 Luglio 2022