Decreto Ristori: le principali misure in arrivo

Finalmente sono state rese note le misure del Decreto Ristori, emanato per far fronte all’emergenza finanziaria conseguente all’epidemia di CoronaVirus: si riapre il fondo perduto per bar, ristoranti e discoteche; arriva il sostegno ai lavoratori di sport e spettacolo; la proroga del 770 ed il rinnovo della Cassa Integrazione…

Sono tante le novità in arrivo col Decreto Ristori annunciato ieri sera dal Governo per contrastare la nuova ondata di emergenza per CoronaVirus.

Le misure già note e attese sono state confermate:

  • indennizzo a fondo perduto, promesso entro il 15 novembre, esteso anche a taxi ed Ncc;
  • due mensilità aggiuntive di reddito d’emergenza, riservato alle famiglie in difficoltà;
  • sospensione del versamento dei contributi di novembre per le attività chiuse dall’ultimo Dpcm;
  • utilizzo dei voucher per rimborsare i biglietti degli spettacoli dal vivo annullati, fino alla fine di gennaio;
  • stop ai pignoramenti degli immobili fino alla fine dell’anno;
  • da febbraio in poi, salvo nuove modifiche, non potrà licenziare solo chi in quel momento starà usando la cassa integrazione;
  • cancellazione della seconda rata dell’IMU per tutte le attività chiuse o limitate nell’orario dall’ultimo Dpcm;
  • per le locazioni commerciali scatta un nuovo credito d’imposta di tre mesi.

Decreto Ristori: contenuti pricipali

La bozza di decreto attualmente disponibile si compone di 32 articoli. Analizziamo gli interventi più attesi.

Il Fondo Perduto per l’autunno

Intervento del Fondo di Garanzia per il TFRIl più importante è la riedizione del contributo a fondo perduto per le attività chiuse o con orario ridotto dopo l’ultimo dpcm adottato dal governo domenica 25 ottobre.

I coefficienti di ristoro per le attività economiche sono così definiti:

  • I bar riceveranno il 150% di quanto ricevuto con il primo indennizzo a fondo perduto, quello del decreto Rilancio arrivato prima dell’estate.
  • I ristoranti il 200%, il doppio di quanto ricevuto in estate.
  • Mentre le discoteche, che da agosto non hanno mai riaperto, arriveranno al 400%.

Confermato anche il limite massimo dell’indennizzo, pari a 150 mila euro.

I ristori a fondo perduto arriveranno «in tempi record entro il 15 novembre» aveva assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso dell’incontro con le categorie colpite dal Dpcm anti-Covid; tale promessa viene rinnovata in sede di presentazione del decreto.

In pratica il nuovo intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio con il mese di aprile come punto di riferimento: «Per alcuni settori il coefficiente sarà 1 per i ristoranti 1,5», per altri settori potrà arrivare a 2 quindi ristoro doppio rispetto a quanto già ricevuto. Il nuovo contributo a fondo perduto andrà «a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive», senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni di euro) e avrà un tetto massimo di 150mila euro.

Nel testo si precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell’edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda: saranno esclusi dal ristoro «i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre» o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data. L’Agenzia delle entrare riaprirà l’apposito canale web per consentire di presentare le nuove istanze e calcolare il contributo, sulla base degli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza (cioè una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019).

Le quote saranno “differenziate per settore economico” individuato in base ai codici Ateco. Per chi ha già ricevuto il contributo in estate il ristoro sarà corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

Al fondo perduto per le attività colpite dal nuovo Dpcm andranno circa 2 miliardi dei 6,8 complessivi del decreto.

Indennizzi anche a Taxi e Ncc

Ci sono anche i tassisti e i titolari di noleggio con conducente tra le categorie destinatarie dei ristori stanziati dal Governo nel Decreto approvato oggi a sostegno delle attività chiuse «danneggiate dalle ultime misure anti Covid» ha detto la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

Sport e turismo: interventi di sostegno

Per i lavoratori dello sport c’è un indennizzo di 800 euro, per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo si arriva a 1.000 euro.

Nella bozza del decreto ristori risulta che «per il mese di novembre 2020, è erogata dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche».

Viene inoltre istituito il “Fondo per il sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive dilettantistiche” nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020: sarà destinato all’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche” penalizzate dall’ultimo Dpcm del governo.

Al fondo per il turismo 400 milioni: il decreto Ristori contiene anche un fondo da 400 milioni di euro per le fiere internazionali cancellate per la pandemia. Le risorse aggiuntive vanno ad incrementare il cosiddetto “fondo 394 Simest”, dedicato ai finanziamenti agevolati.

Rinnovo Cassa Integrazione al 31/1/2020

Per la cassa integrazione vengono introdotte sei settimane aggiuntive da utilizzare entro la fine di gennaio. Sempre alla fine di gennaio viene prorogato il blocco dei licenziamenti introdotto all’inizio della pandemia. Da febbraio in poi, salvo nuove modifiche, non potrà licenziare solo chi in quel momento starà usando la cassa integrazione.

E’ previsto uno stanziamento di 2,6 miliardi di euro destinati alla cassa integrazione riservata ai dipendenti e lavoratori delle attività soggette a limitazioni.

IMU  e locazioni

E’ stata confermata anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, che scadrà il 16 dicembre, per tutte le attività chiuse o limitate nell’orario dall’ultimo Dpcm.

Per chi gestisce le attività con contratto di affitto o locazione scatta un nuovo credito d’imposta per tre mesi, con l’importo che può essere dedotto dalle tasse future oppure girato al proprietario.

Proroga del termine per la presentazione del modello 770

Il termine per la presentazione della dichiarazione modello 770 (articolo 4 del Dpr 22 luglio 1998, n. 322), relativa all’anno di imposta 2019, è prorogato al 30 novembre 2020.

Misure urgenti relative allo svolgimento del processo tributario

Fino alla cessazione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale da Covid-19, ove sussistano divieti, limiti, impossibilità di circolazione su tutto o parte del territorio nazionale conseguenti al predetto stato di emergenza ovvero altre situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica o dei soggetti a vario titolo interessati nel processo tributario, lo svolgimento delle udienze pubbliche e camerali e delle camere di consiglio con collegamento da remoto è autorizzato, secondo la rispettiva competenza, con decreto motivato del presidente della Commissione tributaria provinciale o regionale da comunicarsi almeno cinque giorni prima della data fissata per un’udienza pubblica o una camera di consiglio.

I decreti possono disporre che le udienze e le camere di consiglio si svolgano anche solo parzialmente da remoto, ove le dotazioni informatiche della giustizia tributaria lo consentano e nei limiti delle risorse tecniche e finanziarie disponibili. In tutti i casi in cui sia disposta la discussione da remoto, la segreteria comunica alle parti, di regola, almeno tre giorni prima della trattazione, l’avviso dell’ora e delle modalità di collegamento.

Si dà atto a verbale delle modalità con cui si accerta l’identità dei soggetti partecipanti e la libera volontà delle parti, anche ai fini della disciplina sulla protezione dei dati personali. I verbali redatti in occasione di un collegamento da remoto e i provvedimenti adottati in esito a un collegamento da remoto si intendono assunti presso la sede dell’ufficio giudiziario.

In alternativa alla discussione con collegamento da remoto, le controversie fissate per la trattazione in udienza pubblica, passano in decisione sulla base degli atti, salvo che almeno una delle parti non insista per la discussione, con apposita istanza da notificare alle altre parti costituite e da depositare almeno due giorni liberi anteriori alla data fissata per la trattazione. I difensori sono comunque considerati presenti a tutti gli effetti.

Nel caso in cui sia chiesta la discussione e non sia possibile procedere mediante collegamento da remoto, si procede mediante trattazione scritta, con fissazione di un termine non inferiore a dieci giorni prima dell’udienza per deposito di memorie conclusionali e di cinque giorni prima dell’udienza per memorie di replica. Nel caso in cui non sia possibile garantire il rispetto dei termini di cui al periodo precedente, la controversia è rinviata a nuovo ruolo con possibilità di prevedere la trattazione scritta nel rispetto dei medesimi termini. In caso di trattazione scritta le parti sono considerate presenti e i provvedimenti si intendono comunque assunti presso la sede dell’ufficio.

I componenti dei collegi giudicanti residenti, domiciliati o comunque dimoranti in luoghi diversi da quelli in cui si trova la commissione di appartenenza sono esonerati, su richiesta e previa comunicazione al Presidente di sezione interessata, dalla partecipazione alle udienze o camere di consiglio da svolgersi presso la sede della Commissione interessata.

Salvo le particolarità qui previste, le modalità di svolgimento delle udienze da remoto sono disciplinate ai sensi dell’articolo 16 del DL 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge dicembre 2018, n. 136.

Mercoledì 28 ottobre 2020

Vincenzo D’Andò e Luca Bianchi

 

Queste informazioni sono tratte dal Diario Quotidiano di CommercialistaTelematico