Contributo a fondo perduto a favore di imprenditori e professionisti titolari di partita IVA

Il Decreto Legge cosiddetto “rilancio”, approvato dal Governo il 13 maggio 2020, introduce un contributo a fondo perduto per il sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, compresi quindi commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e professionisti.

Sostegno all’economia: contributo a fondo perduto a favore di imprenditori e professionisti titolari di partita IVA

Dopo il Decreto Cura Italia ed il Decreto Liquidità ecco ora un terzo poderoso intervento, il Decreto Legge cosiddetto “rilancio”, approvato dal Governo il 13 maggio 2020, introduce misure di sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, compresi commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e professionisti.

Tra le principali misure:

un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato 2019 inferiore a 5 milioni di euro.

Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due/terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Esempio:
Ricavi aprile 2019 = Euro 60.000
Ricavi aprile 2020 = Euro 18.000
La riduzione supera i due terzi per cui spetta il contributo a fondo perduto.

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

Ammontare del contributo spettante

L’ammontare del contributo viene determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato riscontrata aprile 2019/aprile 2020, come segue:

– 20% della differenza per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta, quindi per quasi tutti il 2019;

– 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;

– 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

Erogato dalle Entrate entro giugno 2020

Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario.

 

14 maggio 2020

Vincenzo D’Andò